Botanica

A chi appartieni? Altre omonimìe ponzesi. Malvarosa, malva rosa e malvone

di Sandro Russo

 

Sull’onda dell’ispirazione lanciata da Lino, riprendo la “malvarosa” per proseguire a modo mio…

Così come abbiamo visto con l’anatomia umana (leggi qui), anche la nomenclatura botanica ponzese corrisponde a quella ufficiale e scientifica pas toujours et par hazard – “non sempre e per caso”.

In questo campo abbiamo già trovato, come modalità comune di attribuzione del nome, quella di indicare la pianta con il nome comune, associato al Santo che ricorre nel periodo della fioritura. Abbiamo così ’i rrose ’i santa Rita, i ggigli ’i Sant’ Antonie, ’i Santa Candida, e così via…  leggi qui.

Altre piante, pur molto note nel Meridione e nell’area del dialetto napoletano, sono sconosciute altrove con il nome che le indica da noi. Tra queste forse la più famosa è la malvarosa (in termini botanici Pelargonium graveolens o anche Geranium odoratum).

Essa è presente in tutti i vasi – teste ‘i fiure – dei davanzali, cortili e orti ponzesi (’i ciardine): una meraviglia a portata di mano, perché basta sfiorarne appena le foglie che un gradevole profumo di rosa si diffonde tutt’intorno e rimane a lungo sulle mani stesse…

D’altronde, nel campo delle piante comunemente indicate come “gerani”, la confusione è facile, perché alla Famiglia delle Geraniaceae, con 11 generi e oltre 400 specie appartengono (tra gli altri) sia il genere Geranium che il genere Pelargonium. La Famiglia deriva il suo nome dal greco “gèranos” che significa “gru” per la forma del frutto che ricorda il becco di una gru.

Quelli più propriamente da denominare Geranium” hanno il fiore di cinque petali tutti uguali.
Il più comune di essi, spontaneo, è il Geranium robertianum

Mentre quelli che chiamiamo comunemente “gerani”, coltivati su tutti i davanzali per la bella e ricca fioritura, sono più propriamente dei pelargonium” – tra cui appunto ’a malvarosa – e hanno il fiore con la corolla di forma irregolare perchè il sepalo posteriore si sviluppa a formare un lungo sperone saldato al peduncolo fiorale.

E sempre nel campo dei “cosiddetti gerani”, una stranezza dialettale – che nessuno mi ha mai chiarito – è perché i pelargonium imperiali (nelle due foto qui sopra), quelli dalla fioritura più vistosa e precoce (primaverile), sono chiamati a Ponza gnic-gnac (!).

Quindi  la malvarosa – a questo punto siamo tutti d’accordo –  è un “Pelargonium”, ovvero (nel linguaggio comune) un “geranio”, mentre la vera  malva – da cui il caratteristico colore ‘malva’ o mauve: una tonalità pallida di un colore fra il lilla e la lavanda, una delle  tante gradazioni del viola – fa parte di tutt’altra Famiglia, le Malvaceae, cui appartengono anche l’ibisco e la pianta del cotone.

Ma della stessa Famiglia (Malvaceae) fa parte anche l’Alcea rosea o  Althea, nota da noi col il nome di rosa di Spagna, che con le “rose” – intese come Famiglia delle Rosaceae – non c’entra niente.

…E per concludere – e confonder ancora di più le idee, tra dialetto e botanica – prendiamo le comuni zinnie: un fiore della Famiglia delle Asteraceae (parenti, per capirci, delle comuni margherite) che derivano il loro nome dal botanico Johann Gottfried Zinn.
Ebbene, esse sono dette in dialetto ponzese, ’i malvune..!

Ricapitolo.
Abbiamo toccato in questa breve rassegna, quattro ‘Famiglie’ botaniche: Geraniaceae, Malvaceae, Rosaeae e Asteraceae.
Tra le piante corrispondenti siamo partiti dalla malvarosa, abbiamo visto vari altri ‘gerani’, la malva, le rose di Spagna e le zinnie.

Ora continuiamo pure  a chiamarli come ci pare, ma certo è che i nomi delle piante sono una chiave affascinante per la conoscenza del proprio ambiente, tra Antropologia e Natura.

 

Leggi anche, attraverso il link su ‘Omero’, dello stesso Autore: La vita segreta dei nomi delle piante

 

 

 

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