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Il Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA) è stato pubblicato


di Vincenzo Ambrosino

 

Il giorno diciannove del mese di dicembre alle ore tredici nella solita sala delle adunanze si è riunita la giunta comunale, per approvare la bozza preliminare del PUA. Presenti il Sindaco Vigorelli, l’assessore Coppa Giosuè e l’assessore esterno Coppa Silverio; l’assessore Grassucci Renato è assente giustificato.

Invito tutti gli interessati ad andare a verificare cosa sono riusciti ad elaborare i tecnici incaricati da questa amministrazione per lo sviluppo della zona portuale.

 

Da un primo sguardo, delle planimetrie presentate si evidenzia che l’unica area interessata ad una rivisitazione tecnico-politica del nuovo PUA  è  la zona di S. Antonio.

Dobbiamo pensare – ma poi ce lo faremo spiegare meglio – che per l’amministrazione Vigorelli questa è una zona strategica per i fini di uno sviluppo turistico sostenibile: ben sapendo che è forse l’unica zona dove non ci sono le famose posidonie.

Sembra che l’attuazione del PUA preveda due fasi.

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FASE A (All. 2) – Apri qui l’allegato ad alta risoluzione (.pdf) :  All. 2 – PONZA PORTO. Conc. a mare [2]

Nel porto rifugio le cose dovrebbero restare immutate e quindi confermare il PUA Porzio-Schiano.

Secondo i politici e i tecnici di turno sembra compatibile, nel porto rifugio, la coesistenza di navi da traffico e passeggeri, attracco diportisti, pontili, ormeggiatori, militari, pescatori.

Sulla Banchina Nuova si notano i due pontili esistenti ma anche una rinnovata realtà  di specchi acquei adibiti ad ormeggio residenti e noleggio.

A Giancos sembra che le cose rimangano (in fase A)  immutate, anche se non si comprendono delle diciture, per esempio dove c’è il pontile ‘Enros’ c’è scritto S. Antonio.

Nella zona del depuratore è previsto un’ampia concessione da adibire ad ormeggio e noleggio.

A S. Maria è rimasto tutto come ai tempi dell’amministrazione Porzio.

[3]

La fase B (ALL.  5) – Apri qui l’allegato ad alta risoluzione (.pdf): All. 5 – PONZA PORTO. Sintesi programmatica [4] – quella del definitivo assetto e riorganizzazione del porto di Ponza, prevede non solo la liberazione della spiaggia S. Antonio, ma anche Giancos rimane libera dalle concessioni. S. Maria rimane inalterata con tutte le concessioni  di pontili compreso il campo boe davanti alle grotte azzurre. Si nota in planimetria una scogliera a protezione delle concessioni di S. Maria e un ampliamento verso l’esterno dello specchio acqueo della zona Caletta, all’interno della quale c’è un ampio specchio d’acqua da destinare a ormeggio imbarcazioni; il tutto protetto da una nuova scogliera frangiflutti.

In effetti si arriva gradualmente a confermare lo sviluppo nautico previsto nel vecchio Piano Regolatore Portuale approvato nel 2003 da Porzio.

Il piano regolatore approvato da Porzio, non teneva in nessuna considerazione lo sviluppo nautico diportistico sviluppato almeno dal 1993 dai Ponzesi, per cui  è stato contrastato un po’ da tutti i ponzesi e in particolare dal Comitato “Ponza C’è”, presidente Franco Ambrosino, il quale elaborò addirittura un dossier per contrastare sul piano teorico le tesi di sviluppo, sicurezza e tutela ambientale di quel progetto.

Tutti possono cambiare idea, ma ci aspettiamo che sappiano convincerci che questa è la via per perseguire la piena occupazione dei residenti, la sicurezza degli ormeggi, l’imprenditorialità dei servizi, la tutela ambientale.