Attualità

La guerra santa alla Laziomar

 

 

dal Comune di Ponza

 

Il Sindaco di Ponza Piero Vigorelli ha iniziato l’annunciata “guerra santa” alla Laziomar e lo ha fatto partendo da dove fa più male: il portafoglio. Può seguire, a valanga, la Procura della Repubblica.

“Abbiamo il ragionevole dubbio che Laziomar abbia dato i numeri sulla tassa di sbarco e abbiamo l’assoluta certezza che abbia versato l’ammontare dell’imposta al Comune di Ponza con un colpevole ritardo”, spiega il Sindaco. “Quanto ai numeri, abbiamo richiesto a Laziomar l’elenco nominativo dei passeggeri trasportati da Anzio e da Formia nei mesi estivi. Per il ritardato pagamento, abbiamo comminato la sanzione amministrativa della maggiorazione del 30 per cento”.

Una breve spiegazione dei fatti, a proposito del numero dei passeggeri.

1)    Il Comune di Ponza, applicando la legge n. 44 del 26 aprile 2012,  ha introdotto con delibera del Consiglio Comunale la “tassa di sbarco” di 1,5 euro per ogni passeggero trasportato sull’Isola dalle diverse compagnie di navigazione dal 1° luglio al 31 ottobre 2012. Per Laziomar, per le tratte Anzio-Ponza e Formia-Ponza.

2)    In data 23 ottobre 2012, e quindi in ritardo,  Laziomar ha comunicato al Comune di aver trasportato a Ponza nei mesi di luglio-agosto-settembre un totale di n. 46.894 passeggeri. Il Comune è ancora in attesa della dichiarazione relativa al mese di ottobre.

3)    Laziomar ha dichiarato al Comune che, su 46.894 passeggeri trasportati, ben 21.727 erano “soggetti esenti” dalla tassa di sbarco in quanto passeggeri residenti a Ponza, oppure lavoratori pendolari, studenti pendolari, non residenti ma in regola con il pagamento dell’Imu, militari.

4)    Il Comune ha subito sollecitato Laziomar a verificare i suoi numeri che apparivano del tutto incongrui.

5)    Non avendo ottenuto risposta, in data 26 novembre il Comune ha fatto richiesta di accesso agli atti, chiedendo l’elenco nominativo dei passeggeri trasportati  (Laziomar ha una biglietteria elettronica).

6)    Il Presidente di Laziomar, la Sig.ra Maria Terenzi,  ha risposto il 3 dicembre sostenendo che “dopo i riscontri effettuati, gli importi pagati al Comune sono risultati assolutamente precisi”.

Fa notare il Sindaco Vigorelli: “I cittadini residenti di Ponza sono 3.360 e sicuramente i ponzesi nei tre mesi estivi lavorano senza sosta, grazie alla benefica invasione di turisti. Mi domando: è mai possibile che in quei mesi l’intera popolazione residente si sia trasferita in continente per ben 6 volte? E’ mai possibile una transumanza sul continente di 240 cittadini residenti ponzesi, ogni santo giorno,  in quei tre mesi estivi? La logica risponde di no. La Sig.ra Maria Terenzi dice di sì.

“Ecco perché ho preteso l’elenco nominativo dei passeggeri, come la legge 241/1990 consente. Se non arriverà entro fine dicembre, passerò le carte alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica. Ricordo che in caso di dichiarazione mendace, la sanzione amministrativa è pari al 200 per cento della somma dovuta.  Ricordo anche che in questo caso si aprirebbero risvolti penali molto gravi”.

“Con la sua lettera del 3 dicembre la Sig.ra Maria Terenzi  ha asseverato i suoi numeri  facendo notare, correttamente, che oltre ai residenti ci sono altre categorie esentate dalla tassa di sbarco. E’ vero. Ci sono gli studenti pendolari, ma nei tre mesi estivi scuole e università sono chiuse perché in vacanza (tranne poche unità che hanno sostenuto gli esami di maturità a luglio). E’ vero, ci sono anche i non residenti in regola con l’Imu. Peccato che abbiamo chiesto l’esenzione dalla tassa di sbarco solo 2 (due) famiglie interessate. E’ ancora vero, ci sono i Vigili del Fuoco. Peccato che si tratti solo di circa 80 persone che hanno raggiunto Ponza in quei tre mesi. E’ sempre vero, ci sono una quarantina di militari delle varie armi. Peccato che nei mesi estivi, quando c’è un impegno  maggiore per garantire la pubblica sicurezza, l’andata-ritorno da Ponza sia limitata ai soli casi eccezionali”.

“Di tutta evidenza e fino a prova contraria, sulla tassa di sbarco la Sig.ra Maria Terenzi di Laziomar ha dato i numeri e il Comune di Ponza non vuole essere preso in giro. Anche perché l’introito della tassa, che le altre Compagnie di Navigazione hanno versato regolarmente e con numeri attendibili, servirà a mettere in luce i tanti segreti archeologici di Ponza che oggi non sono fruibili al pubblico”.

“Siamo stufi dei disservizi che Laziomar ha procurato all’isola di Ponza sia d’estate che in inverno e ringrazio la Regione Lazio che ha fatto il suo dovere, l’on. Ranucci per la sua significativa interrogazione parlamentare e i cittadini di Ponza che ancora non hanno fatto esplodere la loro giusta rabbia.  L’unica concreta speranza è che al più presto questa dirigenza fallimentare di Laziomar lasci il posto a una società finalmente privata. E la Sig. Maria Terenzi si dedichi ad altro”.

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