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C’è anche chi torna il venerdì a Ponza ? (RPS 7)

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di Vincenzo Ambrosino

Qualcuno vorrebbe rientrare il venerdì, per esempio, i nostri studenti oltre a qualche sparuto turista, ed io questo appello lo giro al nostro primo cittadino.
Il delegato al turismo Maurizio Musella, da anni impegnato nello sviluppo del turismo ha affermato «E’ inutile invitare a Ponza giornalisti stranieri di prestigio, figurare su magazine,  partecipare alla Bit di Milano, ad educational, se poi non esistono i mezzi per fare avvicinare i turisti sulla nostra isola. Mi sono sempre battuto- ha affermato- per uno sviluppo ed allungamento della stagione vacanziera. La Lazionar deve rispettare i patti, esistono impegni precisi da parte della compagnia di navigazione.
Il Comune ha agito nei confronti dei responsabili, speriamo di ottenere un miglioramento dei collegamenti perché abbiamo toccato il fondo».
Così parlò il delegato al turismo!
Qualcuno può pensare che “io mi pianga addosso”, quando parlo di RPS, cioè di protezione dei residenti, ma non è così, il mio è un puro ragionamento politico.
Donne e uomini, abituati al fronte, mostrano, petto in fuori, che le avversità della vita vanno affrontate e ci fanno sapere il loro pensiero “invece di stare davanti al PC ad aspettare la pensione, muoviti e  agisci, prendi per esempio un rastrello e  vai a pulire un sentiero, oppure fai come il fratello tunisino, ringrazia iddio e inventati la tua bancarella e se vengono le guardie sii sempre pronto a scappare”.
Ma nella nostra terra circondata dal mare, c’è già chi organizza rastrellate, c’è già chi organizza feste degli alberi, chi organizza passeggiate nella storia, c’è chi organizza incontri e dibattiti con i cittadini,  c’è chi organizza squadre di calcio, chi fa diventare i nostri bambini guardiani di delfini, chi prepara rappresentazioni teatrali addirittura in inglese, c’è chi fa tavolini per le primarie del centro-sinistra e in concomitanza raccoglie firme per salvare il faro, c’è chi il pomeriggio organizza il coro per la messa la domenica, c’è chi va a pianoforte; c’è tanta gente che passeggia la panoramica per dimagrire. Ma che pensate che i confinati a Ponza non abbiano cose da fare, spinti da bisogni o interessi individuali, nell’ora d’aria, sanno come impegnare il prezioso tempo.
Da sempre la nostra isola è sopravvissuta in questo modo.
Cara Polina sicuramente avrai visto il film Prova d’orchestra di Fellini: tanti musicisti che erano virtuosi con i loro strumenti, una vita passata a soffiare, pizzicare, battere su tastiere, timpani, corde, tanto che lo strumento rappresentava la propria individuale personalità: però  tanti individuali musicisti non potevano fare un’armonia.
Il film finisce con il direttore d’orchestra che riprende il potere e comincia a dettare i tempi e la musica, l’armonia progressivamente prende forza.
Mentre c’è chi pulisce a Ponza c’è chi sporca per i propri egoistici interessi. Mentre c’è chi  tesse la tela di giorno c’è chi la sfila nella notte. E poi c’è chi dice in queste condizioni: “io almeno faccio, tu al contrario parli, parli, parli”.
Molto tempo fa parlando con un amministratore gli chiesi: “Che cosa si prova a fare l’amministratore a Ponza? Lui mi rispose: “ senti Vincenzo io ci provo”; ed io “ ma che cosa si prova quando, vedi la tua isola abbandonata, sporca, operai che protestano e non vengono pagati, la gente che si lamenta per disservizi sulla sanità, trasporti, scuola, la Regione che non finanzia, i creditori dietro la porta e tu ti accorgi di essere impotente perché non sai da dove partire?  e Lui:  “vedi, prima nessuno mi salutava, oggi la gente mi avvicina, mi riconosce, mi parla… meglio vivere d’amministratore l’isola che da cittadino!”
In queste condizioni  chi prende iniziative, che possono sembrare anche meritorie, non avrà successo per la collettività e non contribuirà a migliorare l’isola, potrà solo avere un momentaneo vantaggio individuale.
E’ questo quello che io cerco di far capire, oramai da tempo: non auspico un dittatore, anche se c’è chi ci prova sempre a diventarlo, ma auspico una presa di coscienza non di tutti i cittadini, che è impossibile, ma di un gruppo di cittadini, che cominciano ad individuare un progetto per l’isola.
Per adesso sto cercando di far individuare, di questo progetto, il punto di riferimento da cui partire per una elaborazione corale e completa: la protezione dei Residenti Invernali.
E gli interlocutori di questo messaggio sono: Vigorelli e agli amministratori da una parte e i cittadini di buona volontà dall’altra, tra cui per adesso La Priezza.