Ambiente e Natura

Lavori e impegno degli studenti del liceo artistico di Latina per il Fai e il faro della Guardia

di Luisa Guarino

Duemiladuecentocinque firme in quattro giorni. E’ il numero di adesioni raccolte con schede e cartoline Fai dagli studenti del Liceo artistico di Latina a sostegno del Faro della Guardia di Ponza quale “luogo del cuore” per il 6° censimento indetto per il 2012 dal Fondo Ambiente Italia in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo. Una mobilitazione sostenuta con impegno, passione, entusiasmo, allegria… e colore, com’è nel Dna di questi straordinari ragazzi, peraltro nel periodo di mobilitazione che anche gli istituti pontini stanno vivendo, e questa scuola storica in particolare, che rischia di vedere oscurata la propria presenza sul territorio per via di scellerati accorpamenti.

Il progetto a sostegno della struttura dell’isola costruita nel lontano 1886, oggi alquanto malconcia e trascurata, è nato in seno al Polo artistico di Latina che comprende l’istituto di Latina e quello di Priverno, e fa parte del piano di lavoro educativo di promozione e sensibilizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico locale. La manifestazione conclusiva, preceduta nella giornata di lunedì dalla presenza in Piazza del Popolo di un gazebo per coinvolgere ‘nell’impresa’ l’intera cittadinanza, si è svolta ieri nell’aula magna dell’istituto di Latina, in Via Giulio Cesare.

All’incontro sono intervenuti: il dirigente scolastico Loretta Tufo, il sindaco di Ponza Piero Vigorelli, l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Latina Marilena Sovrani, anche in rappresentanza del sindaco Di Giorgi impegnato altrove all’ultimo momento, l’assessore al turismo Gianluca Di Cocco, il delegato provinciale Fai Gilda Iadicicco che ha portato il saluto del Fai nazionale e regionale; il Comitato per la tutela del Faro della Guardia con Mimma Califano, Enzo Di Fazio, Enzo Di Giovanni, Sandro Russo.

L’incontro è stato coordinato dalla docente di filosofia del Liceo artistico Emanuela Macera, che ha ideato e curato l’iniziativa con la collaborazione di alcuni colleghi. Ma i ragazzi non si sono limitati a raccogliere le firme che hanno consegnato materialmente nelle mani del delegato provinciale Fai: essi hanno infatti realizzato dei lavori di vario genere e a seconda dell’indirizzo seguito, spaziando dalla pittura, con due tele intitolate “Light my fire” e “Over the rainbow”; alla grafica, con un poster molto elegante ed efficace; a una bozza di ricollocazione architettonica del faro; a un video-spot; a una composizione intensamente poetica.

Nel suo intervento, il sindaco Vigorelli si è detto tra l’altro “piacevolmente sorpreso di quanto visto e trovato. Qui si lavora bene”. Per quanto riguarda Ponza ha sottolineato la volontà dell’Amministrazione da lui guidata di portare l’isola a una “rinascita economica e morale” nonché di valorizzarne i beni architettonici e culturali per un turismo di qualità che possa durare ben oltre la stagione estiva. A proposito del faro in particolare ha detto che privilegerà l’accesso dal mare, ricordando la pericolosità del sentiero, che non a caso si articola lungo la via detta ‘Scarrupata’.

Per quanto riguarda il Liceo artistico, si pongono le basi per una collaborazione più stretta e proficua, a cominciare, perché no? da una mostra degli studenti a Ponza.

Enzo Di Giovanni  ha ricordato come la mobilitazione per il Faro della Guardia sia iniziato qualche mese fa sul sito web Ponza Racconta e sia cresciuto giorno dopo giorno. Sandro Russo ha proiettato un breve filmato sul faro con le inconfondibili musiche di Nino Rota per Amarcord. Particolarmente vibrante e arricchito di belle foto e testimonianze dirette l’intervento di Enzo Di Fazio: suo padre, Giacomo Antonio detto Totonno ( vedi foto) è stato guardiano di quel faro, e lui stesso ci ha vissuto da bambino.

 

 

In quest’altra foto, quasi certamente scattata a metà degli anni ‘30, sono riconoscibili i tre fanalisti all’epoca in servizio al faro della Guardia. Sono  Silverio Vitiello, appoggiato al fanaletto, Aniello Bosso, in piedi appena sotto di lui e Arturo Pisani, la terza persona sulla sua destra. Gli altri sono probabilmente  operai della Zona Fari.

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