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Studenti e collegamenti, un disagio senza fine

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di Martina Carannante

Dopo aver appreso da Assunta Scarpati dell’organizzazione di un’assemblea sul tema: “Collegamenti e LAZIOMAR”, non potendo essere a Ponza per l’evento, ho pensato di buttar giù due righe; poi parlando con alcuni miei colleghi studenti pendolari abbiamo deciso di inviare l’intervento facendo sentire la nostra voce. Hanno partecipato: Arianna Feola, Giuseppina Aversano, Michele Aversano, Carmine Vitiello, Marika Spigno, Ludovica Pietroniro, Simone Feola, Aldo Carannante, Ida Pietroniro, Angelica D’arco, Mazzuferi Gianpaolo

Studenti e Collegamenti, un disagio senza fine
Ennesimo fine settimana tragico per noi ragazzi studenti pendolari; rimaniamo senza collegamenti per il terzo week-end di fila, pare che ci siamo imbattuti in una “ jastemma”! Da quando è partita la “nuova riforma oraria” sapevamo che ci sarebbero stati problemi, ma non così recenti e ripetitivi. Sono ben 8 anni che navigo per questi mari, ho fatto viaggi di 5 ore con aliscafi in avaria, interminabili traversate in nave, visto tutti i tempi e tutti i guai, ma quello che sta accadendo da un mese a questa parte MAi.
Come un mio amico mi ha detto oggi: “il sindaco sta sul comune e il capitano sulla nave, decide il capitano e non il sindaco.”
Fin qui ci siamo, ma il sindaco potrebbe aprire un dialogo con la LAZIOMAR in qualunque momento, potrebbe avviare trattative di corse sostitutive e  anche se il giudizio del Capitano è insindacabile, suppongo anche che potrebbe chiedere una perizia alla capitaneria sulle condizioni meteo marine qualora siano dubbie e porre a verbale; ma tutte queste cose non sono mai accadute ultimamente.  Solo domenica sera, dopo tre settimane di disagi e due assessori “rimasti a nuoto” , qualcosa si è mosso. Grazie ad una mini crociera per Ventotene , i passeggeri ponzesi sono riusciti a tornare a Ponza in mattinata; ci chiediamo: dobbiamo sempre sperare di viaggiare scortati da qualche assessore per avere certezza di partenza e arrivo???
In ogni caso, ritornando al discorso disagi, troviamo:
– Professori e bidelli bloccati sul porto di Formia con conseguenti disagi alla scuola già di per se in rovina;
– Generi alimentari vari (dal pane ai latticini) che si deteriorano a causa dell’instabilità delle corse;
– Giornali che arrivano alle 20:30( se tutto va bene) o non arrivano proprio;
– Dottori e professionisti vari costretti a rimandare appuntamenti e visite;
– Nave pienissima il martedì tanto che lascia puntualmente a terra le macchine;
– Noi ragazzi pendolari che per settimane siamo costretti a non poter tornare a casa e ricongiungerci con i familiari.
Mettendo su due piatti della bilancia tutto ciò, non ci vuole la scienza  per capire da che lato essa  pende.
Giungo al fulcro del discorso.
Come si fa a far crescere quest’isola, se il suo  futuro  è minacciato dall’impossibilità  a far rientrare a casa, per non dire a fare allontanare, i suoi abitanti??
Innamorati della nostra isola, ardenti della nostra giovane età, ma impotenti nel vivere e voler fare una vita normale come tutti.
Non solo siamo costretti ad andar via da casa per motivi di studio e lavoro perché l’isola già non offre niente per noi; non solo ci sacrifichiamo per un avvenire e per creare qualcosa di nuovo; poi arriva anche la beffa: non possiamo tornare a casa, al nido, al calore familiare perché la LAZIOMAR è un feto sofferente e l’amministrazione poco attenta e poco presente in questa faccenda.
Volete altro tempo??? State facendo il possibile?? Ve lo chiedo io, anche se la risposta è un po’ retorica… noi tempo non abbiamo più intenzione di darvelo, vogliamo risposte concrete e fatti concreti, vogliamo vedere coerenza e impegno perché ormai siete lì e vi dovete dar da fare badando soprattutto alle necessità dei cittadini.
Spero che almeno quest’ultimo tentativo dell’ associazione “ ‘A Priezza” non sia vano, con tutto l’appoggio e la cordialità.