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Collegamenti con la Campania

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di Luisa Guarino


A proposito del dettagliato articolo di Giuseppe Mazzella ‘di Rurillo’ sul legame tra Ponza da una parte e Ischia Napoli dall’altra, fermo restando il rispetto per la sua opinione e per l’accurata analisi, ritengo del tutto inutile e fuori luogo un collegamento tra le due aree. Il turismo, ma non solo quello, ha senso solo per porti più vicini e volenti o nolenti che ricadono in provincia di Latina, come Formia, Terracina, San Felice Circeo, o in quella di Roma come Anzio. D’altronde anche sotto il profilo della sanità, sono quelli i punti di riferimento (soprattutto Formia e Latina) più immediati. Certamente, a Ponza si parla napoletano, e i nuclei originari provenivano da Ischia e da Torre del Greco. Ma decenni e decenni trascorsi all’interno di Amministrazioni appartenenti al Lazio e alla provincia di Latina hanno determinato uno stato di cose che credo ora sia impossibile riportare indietro. Ponza continua ad essere frequentata da molti napoletani, che però credo abbiano in Formia il perfetto trait d’union tra la città in cui vivono tutto l’anno e l’isola in cui trascorrono l’estate o possiedono la  seconda casa.
Tant’è vero che per contro è proprio Formia ad essere considerata da tutti gi altri, turisti e non solo, il luogo più lontano e scomodo da raggiungere per arrivare a Ponza. Esso però diventa ‘indispensabile’ in inverno, quando gli altri porti vengono cancellati. Sempre che le corse dei traghetti possano tornare ad essere due al giorno, ed effettuate con mezzi al passo coi tempi, in tutti i sensii.Luisa Guarino