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Informazioni di base sulle droghe d’abuso. Conclusioni e bibliografia (19)

di Sandro Russo

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Qualche considerazione conclusiva è d’obbligo dopo tutte queste pagine di approfondimento – tra correttezza di informazione, necessità di mantener viva l’attenzione e aggancio agli aspetti pratici – nel campo delle droghe d’abuso.

Che il problema esista, e molto spesso sia sottovalutato dalle famiglie e dagli stessi educatori, è indubbio. Altrettanto diffusa è la disinformazione da parte dei giovani che peraltro sono i principali bersagli di una campagna di manipolazione da parte di organizzazioni – le centrali internazionali di produzione e spaccio delle droghe, dai livelli più alti fino alle sue diramazioni periferiche – ben più abili e scaltre dei giovani (potenziali) consumatori.

Si proveranno quindi a sintetizzare le linee di tendenza emerse in questi ultimi anni, riconoscendo al ‘mercato’ una capacità proteiforme di adattamento per quanto attiene a sostanze proposte e metodi di infiltrazione.

Da parte di diversi osservatori epidemiologici  – Servizi Tossicodipendenze delle ASL (SERT), Agenzie comunali per le tossicodipendenze, Centri Antiveleni, Guardia di Finanza, Polizia, Arma dei Carabinieri, Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Osservatorio sulle droghe d’abuso costituito presso il Ministero degli Interni – si è registrata negli ultimi anni una variazione delle modalità di consumo delle comuni droghe d’abuso. Il fenomeno si può compendiare nei punti seguenti:

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Non si è voluto qui entrare nel merito delle proposte e polemiche comparse anche recentemente sui media, riguardo la depenalizzazione di alcune droghe, con l’argomentazione fondamentale che il ‘proibizionismo’ non è in grado di risolvere il problema (come dovrebbe aver insegnato il proibizionismo per le sostanze alcooliche introdotto negli Stati Uniti nel 1919 e abolito nel 1933, che ha avuto il solo effetto di incrementare la criminalità organizzata, che trovò estremamente lucroso svolgere ‘in proprio’ le attività di produzione e spaccio).

Per un dibattito in corso sui media, si può scaricare qui di seguito un file .pdf sulle posizioni di Roberto Saviano e Umberto Veronesi al riguardo:

Saviano. Veronesi. Sulla legalizzazione della marijuana [4]

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Dopo aver ampiamente trattato delle diverse basi culturali e antropologiche dell’uso delle droghe, si è voluta sottolineare la superficialità con cui – nell’epoca che viviamo – ci si avvicina al esse, specie da parte dei più giovani, sotto l’influsso di ‘mode’ o di comportamenti di gruppo,  che relegano in secondo piano la comprensione sia dei meccanismi con cui agiscono, che le differenze tra le ‘droghe’ stesse.

Pur senza troppa fiducia che queste note possano servire a qualcosa, ci si rivolge a chi, nel variegato panorama dei potenziali ‘consumatori’, sia dotato di maggiore curiosità e apertura mentale.

***

Ci sono stati d’aiuto, nella compilazione di queste note, alcuni lavori precedenti, pubblicazioni divulgative e scientifiche, che qui di seguito riportiamo:

 

Riferimenti

“O” – Giornale on line della Scuola di Scrittura “Omero” di Roma: Nella rubrica “La scrittura e la manutenzione del giardino”, curata dall’autore di questa monografia:

– Piante tossiche, medicamentose e allucinogene (in tre parti, del giugno-luglio 2007)

– Papavero da oppio. Una pianta e un fiore tra le pagine della storia (in quattro parti: dic. 2009 – febbr. 2010 )

L’indice è al link: http://www.omero.it/rivista.php?catid=144 [5]

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Inoltre i libri:

[6]

Alessandro Russo, Laura Mancini: “Prontuario di Tossicologia d’Urgenza” – Ed. SEU (Società Editrice Universo), pp. 224; 2007. Ibidem

[7]

Paolo Nencini: “Il fiore degli inferi” – Franco Muzzio Ed., 2004. Una rigorosa trattazione scientifica sulla diffusione e l’importanza dell’oppio nel mondo antico

 

Bibliografia accessoria

–       http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2003_08_08/articolo_366465.html [8] : Giovani a rischio

–       http://www.newton.rcs.it/Pregresso/2003/11/2003110100015.shtml [9]: Droga: le nuove risposte

–       Di  Chiara G, Acquas E, Carboni E: Role of mesolimbic dopamine in the motivational effect drugs. In “The mesolimbic dopamine system” 1991, John Wley & Sons Ltd, p 367.

–       Ellenhorn M J: Medical Toxicology: Diagnosis and Treatment of Human Poisoning – Williams and Wilkins, 2a ed. Baltimore, MD, 1997.

–       Goodman & Gilman’s (Hardman JG, Limbird LE eds.): Tossicodipendenza e abuso di farmaci. Le basi farmacologiche della terapia. McGraw-Hill,  2a  ed.  Milano, 1996.

–       Olson K R: Amfetamine, Cocaina, Oppioidi, Cannabinoidi, Allucinogeni. Intossicazioni acute; veleni, farmaci, droghe. Springer  Ed., Milano,1999.

–       Amfetamine, Cocaina, Oppioidi, Cannabinoidi, Allucinogeni. In: Cd-Rom “Casa Dolce Casa: i veleni nascosti tra le mura domestiche”, edito da: Centro Antiveleni e Istituto di Clinica Pediatrica Università degli Studi di Roma “La  Sapienza” in collaborazione con Unità Operativa Complessa di Pediatria Nido e Ospedale “Sandro Pertini” A.S.L. Roma B. Prodotto e distribuito da: Milupa s.p.a. e ‘LINK’ s.r.l. (Ibidem); 2001.

–       Gori E, Muller E. (eds.)  Basi biologiche delle tossicodipendenze: i modelli degli oppiacei e della cocaina. In: Basi biologiche e farmacologiche delle tossicodipendenze. Pythagora press Ed.; Milano, 1992.

–       Manara L, Mannaioni P.F. (eds): “Farmacologia e doping”. Masson ed. 1995.

[10]

Sandro Russo

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