- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

Figli di un’unica terra

[1]

di Assunta Scarpati

 

L’estate, tra fischi e pernacchi, è cominciata…

La spesa, gli ordini, la cucina, l’attesa del lavoro…

La preoccupazione di non farcela, di un amaro futuro…

La corsa del fine settimana, il riposo per gli altri giorni…..

L’ansia di un inverno senza sicurezze e la sicura volontà di non abbandonare la nostra isola…

E, nel frattempo, tutti i disastri che stanno capitando, le emergenze, le divisioni…

 

Sono proprio le divisioni quello che più fa male e quello che ci lacera come comunità…

Gli avvenimenti di questi giorni stanno creando ulteriori divisioni e spaccature nel nostro paese, nel nostro tessuto sociale così fragile…

La chiusura di Cala Feola, il pericolo che la frazione delle Forna subisca danni ad un economia già precaria e debole, fanno spavento…

Non voglio entrare in merito a leggi, permessi, decreti, demanio ed altro… No!

Perchè quello che davvero mi fa paura è che la nostra isola si spacchi a metà, che il dissenso, il disaccordo si trasformino in contrasto… e questo non deve accadere, più di quanto non sia accaduto finora.

Come individui possediamo il senso di appartenenza… è un sentimento che ci permette di sentirci parte attiva e coadiuvante di una parte significativa di azioni e interrelazioni tra soggetti, coltivando rapporti, azioni e bisogni che vanno dal lavoro ai rapporti umani, alla condivisione degli interessi… tutto ciò per identificarsi nella comunità e nella collettività. Quando perdiamo questa percezione si arriva al disimpegno, alla divisione, alla dispersione di forze.

I bisogni di una parte dell’isola devono diventare della collettività: gli obiettivi saranno raggiunti solo con l’unione e con l’impegno di tutti al fine di alimentare e raggiungere quello che è giusto e bene per tutti.

Dalla Punta della Madonna a Punta Incenso siamo un unico popolo: Aiutiamoci…

Solo così saremo comunità …E “padroni” della nostra terra.

 

Assunta Scarpati