In un caldo pomeriggio di giugno, percorriamo la strada tra Ponza e le Forna e qui ci fermiamo, dotati di grandi manifesti e nastro adesivo, puntine da disegno e brochure del Faro della Guardia – da distribuire a conoscenti/amici e ad esercizi commerciali – nell’ambito della campagna di promozione che stiamo conducendo…
Ed ecco che sulla piazzetta della Chiesa, dal sagrato, ci viene incontro sorridente Padre Salvatore, benevolo e interessato, che ci dà ospitalità nel fresco dell’interno. Gli spieghiamo il progetto, che lui già conosceva nelle sue linee essenziali e ci offre incoraggiamento e disponibilità.
Poi qualcuno di noi gli chiede della famosa testa di S. Silverio conservata in Sagrestia.
Ce la mostra compiaciuto, Padre Salvatore, e ci dice di un incendio avvenuto in Chiesa, negli anni ’40 circa, quando la statua – di cartapesta finemente lavorata – per la contiguità di ceri devozionali, prese fuoco e solo la testa si salvò dal rogo. E’ questa, conservata in una piccola teca vitrea in Sagrestia, che fotografiamo a futura memoria.
La testa di S. Silverio nella Sagrestia di Le Forna (foto di Giuseppe Mazzella)
Sull’incendio le versioni sono molteplici; c’è anche chi dice che avvenne su una barca durante dei festeggiamenti e che la statua fu gettata in mare per salvarla dalla distruzione completa.
Per chiarire il punto siamo andati ad una fonte attendibile di informazione, dall’ultra-centenario Costantino Vitiello, che ci dice non essere una tradizione della Festa di San Silverio de Le Forna (che si svolge a febbraio) portare il Santo per mare, come invece è nei festeggiamenti di Ponza-porto e ci conferma sia l’incendio in Chiesa che la data…
Prendiamo le immagini del Santo e la benedizione di Padre Salvatore come un augurio per la nostra opera di divulgazione sul Faro…
Ciro Vitiello