di Martina Carannanante
20 Giugno h. 00:57 – San Silverio.
Per la strada c’è ancora gente; le bancarelle sono tutte in fila, brulicano di giochi, luci e suoni. La piazza è tutta illuminata, la Chiesa sovrasta tutto.
Oggi é la gran Festa. Tra poche ore suonerà la Diana, i festeggiamenti si intensificheranno con la Messa solenne e poi con la processione. Tutti sono allegri e felici; in me tristezza e nostalgia. Nostalgia dei momenti passati, di quando ero bambina e non attendevo altro che la festa di San Silverio con i giochi e le bancarelle. Tristezza perché noi siamo qui a festeggiare, mangiare e godere, mentre lui, papa Silverio, è morto di stenti, probabilmente come uno straccione.
Meglio esser bambini, attendere con ansia la festa, divertirsi e lasciare un sorriso quando finisce. Senza pensare, senza riflettere tanto sulle cose, essere liberi di sbagliare e divertirsi. Meglio esser bambini! Le ore scorrono, andrò a dormire. Non mi godrò tutta la festa, a metà dovrò scappar via per motivi di studio, ma il mio pensiero sarà sempre rivolto a Ponza e a quel grand’Uomo che da secoli la veglia e la protegge.
Martina Carannante