di Franco De Luca
Anche quest’anno san Silverio troverà nelle foto che ne tramanderanno il ricordo, la sua apoteosi nello sfavillìo della cornice che esalta la sua statua, a fianco dell’altare, sotto la cupola della Chiesa.
Mite l’aspetto, gravato dai suntuosi paramenti, san Silverio elargisce la sua bontà a chi non la pretende.
Nel periodo a lui dedicato, finalmente liberato dal chiuso della cappella, benedice il suo popolo di fedeli astiosi.
Ma, come recita una massima aurea: Dio ha bisogno degli uomini, anche san Silverio ha bisogno di credenti fino in fondo.
Ci sono e sono capitanati da Luigi Ambrosino, colonna portante della pratica devota della parrocchia.
Lui e il fido Giovanni Pacifico manifestano la fede con la disponibilità, pronta e creativa, ogni volta c’è da dar lustro ai culti della comunità.
Luigi Ambrosino è un fine artigiano del legno che nel decorso della sua esistenza ha dispensato a piene mani opere pregevoli nei presepi, nei sepolcri, in ogni apparato teso ad esaltare il culto in cui la comunità parrocchiale proietta la sua fede religiosa.
Passano i vescovi, passano i parroci, le direttive diocesane mutano come i temporali nelle stagioni, Luigi imperterrito eleverà il suo inno di lode con l’operosità generosa e geniale.
Gli sia propizio il tempo!
Francesco De Luca