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Un commento sui tre candidati a Sindaco

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di Gianni Paolini

 

Riceviamo da un nostro lettore una analisi ragionata ancorché personale sui programmi dei tre candidati a Sindaco. Siamo stati costretti a tagliare il suo commento in due punti (segnalati nel testo) che più rispecchiavano una conclusione dell’Autore non circostanziata dai fatti esposti.

Di questo informiamo e ci scusiamo con i Lettori

La Redazione

 

Pur non essendo ponzese ma semplicemente un antico frequentatore dell’isola (dal 1966), vi chiedo ospitalità per esprimere un parere da estraneo sulla contesa elettorale in corso. Credo che anche l’opinione del semplice turista sia utile e costruttiva, in quanto proveniente da un occhio meno coinvolto e forse altrettanto importante.

Ho letto con tanto interesse le risposte dei candidati a sindaco; tutti e tre evidenziano una voglia di riscatto, di crescita e di sviluppo. Non conoscendoli di persona credo però alla loro sincerità ma tra il dire ed il fare…

 

Il candidato Ferraiuolo delinea molto bene una serie di iniziative indispensabili per lo sviluppo dell’economia, dell’ambiente e della cultura. Mi ha favorevolmente colpito il desiderio di recuperare e rendere fruibili aree demaniali, storiche ed artistiche di straordinaria bellezza ed attrattiva; ho apprezzato l’esplicita volontà di garantire al comune un’efficiente e diretta partecipazione alla gestione di attività importanti a livello demaniale, al fine di garantire congrui ritorni economici (altro che la tassa su noi turisti); concordo con il preciso interesse per uno sviluppo finalmente concreto del territorio di Le Forna (area SAMIP, porto turistico); ho valutato favorevolmente l’interesse per il mondo giovanile e le donne, sia in termini di coinvolgimento culturale, sia sotto il profilo del lavoro; mi è parso pertinente e concreto il progetto di sviluppo museale e bibliotecario (interessante il tentativo di recupero del patrimonio storico del confino); ho infine verificato la concretezza e fattibilità di alcune proposte di intervento sul territorio estremamente interessanti (impianto di desalinizzazione, interventi di sostenibilità ambientale nel territorio di Chiaia di Luna, recupero naturale e turistico di Cala d’Inferno, incentivi per un’energia alternativa). Nel complesso un programma ben articolato dal quale traspare evidente una solida preparazione politico-amministrativa, con un giusto equilibrio tra ambiente, sviluppo economico e cultura. Concordo però, anche se parzialmente, con il sig. Pietroniro sui dubbi di fattibilità di tutti i progetti, in considerazione soprattutto della grave situazione delle casse comunali.

 

Anche il candidato Vigorelli elenca progetti ambiziosi la cui realizzazione però mi sembra molto più problematica, se confrontata con quella dell’altro candidato. Non capisco il senso di un programma che si basa sui seguenti proclami: a) noi siamo il nuovo che avanza e vince, le altre due liste rappresentano il passato che ritorna; b) ordine, legge e buon senso comune. Ma cosa vuol dire? Tali affermazioni mi ricordano tanto una propaganda del ventennio. Il Vigorelli dimostra di fare pieno affidamento, per risanare il bilancio, sulle entrate provenienti dai tributi comunali e dalla tassa di soggiorno per noi turisti, quando invece lo strumento prioritario deve essere la compartecipazione del Comune nella gestione economica delle attività demaniali ad altissimo reddito (pontili, occupazione di suolo pubblico di bar, ristoranti, alberghi). Meritevole ed opportuna l’idea di chiudere gli scoli fognari a Le Forna, valido il progetto del porto, importante la tutela dei pescatori, ma cosa vuol dire allungamento della spiaggia di Chiaia di Luna? Trattasi di un sito di tale incredibile bellezza che sarebbe un crimine irrimediabile modificarne la perfetta armonia. E poi l’infelice ed irresponsabile espressione: “Basta buttare soldi per una rete installata dagli alpinisti delle Dolomiti” (mi sembra la prima pagina di una testata scandalistica di bassa lega!). Invece poi di pensare alla telemedicina (che non decolla nemmeno in Lombardia), perché non si potenzia il Poliambulatorio con risorse, mezzi e personale? La presentazione del Vigorelli mi pare eccessivamente autoreferenziale: “siamo tutti bravi, giovani e puliti!” (vice-sindaco proposto di 83 anni !). Con in più tanti proclami legati a singoli nomi, cosa che deve preoccupare, perché sapere in anticipo quali saranno i responsabili dei singoli settori, espone al rischio di derive clientelari. Infine mi ha colpito la frase: “Nella mia vita professionale ho assunto circa 300 giornalisti”; nel contesto generale tale affermazione può certamente voler dire che sono stato bravo ed illuminato ad assumere tanti collaboratori. Ma un osservatore malizioso potrebbe pensare che si tratti di un messaggio subliminale di sottintese promesse occupazionali … (omissis) …

 

In quanto al terzo candidato, Antonio Balzano, commento la video intervista in quanto non ho trovato sul vostro sito l’intervista scritta. Che dire! Ha usato toni pacati, non aggressivi, concilianti. Ha dimostrato anche di conoscere bene le problematiche dell’isola, senza promettere soluzioni trionfalistiche. Ma quanto a concretezza dei contenuti, proposte innovative, progetti concreti, siamo decisamente in alto mare. L’intervista rispecchia molto bene la personalità di un candidato abituato a promuovere solo se stesso, in linea con la gestione personalistica della cosa pubblica che ha sempre contraddistinto i suoi precedenti mandati. I temi e i problemi affrontati sono presentati con estrema vaghezza e superficialità, senza proposte realmente innovative. Dal suo intervento sembrerebbe, a titolo di esempio, che la gestione del demanio marittimo (es. pontili) spetterebbe in via esclusiva al Comune, ma è evidente che ciò non può essere una corretta soluzione. … (omissis) …

 

Cari Ponzesi, a voi l’ardua decisione. Io per fortuna non voto e devo dire che vi sono vicino ma non vi invidio proprio!

Ad maiora

 

Gianni Paolini