Ambrosino Vincenzo

Analisi ragionata sui candidati e le tre liste

di Vincenzo Ambrosino

 

Si sono presentate tre liste per dare un governo all’isola dopo il ciclone giudiziario che ha portato all’arresto di settembre e il conseguente commissariamento del nostro comune.

Tre liste, tre candidati a Sindaco:

 

·         Antonio Balzano, un veterano del Comune di Ponza, già vice sindaco dal 1985/87 – Sindaco Silverio Lamonica -, amministrazione che finì commissariata. Poi è stato il Sindaco degli anni ’90, il primo sindaco ad essere eletto direttamente dai cittadini: un sindaco decisionista! Inventore della SeGePo, società  che gestiva tutti i servizi, controllata completamente dal Comune con presidente lo stesso Sindaco; ha inventato il Cinema a Ponza d’estate a gestione familiare; ha acquisito per il Comune la Miniera; ha acquisito la villa delle “Tortore”; si è opposto alle vendite dei beni demaniali; si è opposto alla rete idrica sottomarina dal Circeo. Impossibilitato a presentarsi per la terza volta, ha imposto il fratello Mario come Sindaco di Ponza, ma mantenendo, come Consigliere, deleghe importanti in Amministrazione e soprattutto anche la presidenza della SeGePo, cumulo di cariche, da tempo, incompatibili: la Magistratura fu costretta a bloccare la carriera politica dei Balzano.

In circa 15 anni di vita amministrativa al più alto livello, Balzano Antonio si è occupato del futuro della miniera, progettando porti e risanamenti senza successo.

Balzano Antonio ci riprova: è sceso in campo con il suo consolidato gruppo, non ha ascoltato “il partito del Commissario”, determinato a dar battaglia per vincere le elezioni e ovviamente governare.

Ha costituito una lista con una sola certezza: quella rappresentata da Sergio D’Arco, che ha una consolidata esperienza amministrativa, ma sappiamo che Antonio non ha bisogno di grossi sostegni; Lui ha dimostrato sempre di fare da solo ed è ancora oggi in politica.

***

·         Francesco Ferraiuolo, un veterano del Comune di Ponza. Già sindaco, dal 1975/’80 un’Amministrazione che visse della positiva inerzia prodotta dai successi dalla precedente Amministrazione quella del 1970/75 di Don Mario. Poi è stato Sindaco dal 1987 al 1992, insieme all’onorevole Bernardi, gli anni dei progetti Castalia, Iside, delle Cooperative dei pescatori, dei progetti di acquacoltura. Ferraiuolo non ha mai fatto l’esperienza di essere eletto direttamente dai suoi concittadini; lui è stato un Sindaco eletto dal Consiglio comunale per cui è cresciuto nella cultura dell’importanza dei numeri, degli equilibri, dei compromessi e del continuo dialogo. E’ un Sindaco moderato! Si è presentato a queste elezioni alla sua maniera, in punta di piedi diventando progressivamente il punto di riferimento di un serie di gruppi più o meno organizzati e di uomini di varia estrazione culturale. La sua lista rappresenta la sintesi di quelle che sono le diversità culturali e politiche dell’isola, che sembrano appunto riconoscersi in Ferraiolo come uomo di esperienza amministrativa e soprattutto di riconosciuto rispetto politico-istituzionale. Franco Ferraiuolo, unico tra i ponzesi, ha fatto anche una esperienza come consigliere Provinciale;  questa esperienza oggi forse potrà servire per far riprendere un rapporto di fiducia con le istituzioni politiche continentali, con il Prefetto di Latina, tentando di allentare la pressione della Magistratura sulla vita politico-amministrativa di Ponza.

La sua lista è ovviamente costituita da persone che si presentano per la prima volta, c’è solo la presenza di Carlo Marcone che si ripropone con una certa esperienza in campo amministrativo e soprattutto nel campo dell’edilizia. Vi sono molte aspettative riposte nella Sig. Margherita Migliaccio, la quale vanta una lunga esperienza dirigenziale nel Ministero dei Trasporti. Franco Ferraiolo sarà un Sindaco mediatore di idee e progetti che dovranno venir fuori dalla competenze dei consiglieri; è chiaro, che per adesso, non vediamo altre competenze al di fuori di quelle che abbiamo descritto: aspettiamo per capire meglio le reali potenzialità di questa compagine amministrativa.

 ***

·         Piero Vigorelli, la novità per una piccola isola: vera star televisiva, giornalista di fama, amico prima di Bettino Craxi e poi di Berlusconi. Di Lui conosciamo solo il suo passato; ha detto che compie 68 anni il 20 giugno, che da più di 25 anni conosce Ponza,  che conosce i ponzesi e i problemi che attanagliano l’isola. E’ chiaro che Vigorelli è un mistero, nessuno fino ad oggi conosce le sue idee, si è presentato con la sua faccia, la sua storia personale, professionale ma senza essere invitato a farlo da un comitato, da una forza politica, da una associazione di ponzesi. Anche la sua lista è stata corretta  lungo la strada e soprattutto, ha avuto una sua definitiva strutturazione, dopo il ritiro di Franco De Luca, dal cui gruppo son arrivati, a sostenerlo, tre notevoli personaggi e cioè Francesco Ambrosino, Giuseppe Feola e Giosuè Coppa.

Francesco Ambrosino coordinatore negli anni del comitato “Ponza C’è”, è persona che conosce, perché li ha dibattuti, i problemi dell’isola; Giuseppe Feola, anche lui militante di “Ponza C’è” ha avuto modo di dibattere e conoscere i problemi di demanio e di commercio. Ma anche la presenza di Giosuè Coppa, un uomo rispettato da tutti, per la sua vecchia professione di cancelliere e per la sua serietà nel modo di affrontare gli impegni.

Certo dobbiamo dire a tutti che una cosa è la vita privata e professionale che ha compiti, doveri e responsabilità ben definiti, una cosa è la politica e soprattutto quella da sviluppare in Amministrazione a Ponza dove non c’è un personale all’altezza e una cittadinanza organizzata.

Ma è chiaro che a caratterizzare un’Amministrazione, al di là delle personalità e delle competenze dei consiglieri, sono i Sindaci, che possono concedere e togliere le deleghe oppure assumere assessori esterni. I nostri bravi consiglieri potrebbero servire solo a far vincere le elezioni ma poi  nella “stanza dei bottoni” potrebbero entrare altri, con idee e competenze fuori dalle logiche culturali ed economiche isolane.

 ***

Sarà la campagna elettorale a diramare i dubbi e le certezze che ho delineato? Parleranno  tutti i candidati o solo i Sindaci? Conosceremo i vari assessori per poter testare le reali competenze? Ci daranno solo inutili e demagogici comizi, oppure seri incontri organizzati per categorie sociali e commerciali in cui si possano dibattere i veri e concreti problemi?

 

Vincenzo Ambrosino

3 Comments

3 Comments

  1. Silverio Tomeo

    7 Aprile 2012 at 05:22

    Ottimo report, ricco di utili informazioni! Ma è lecito chiedere quale sia l’orientamento politico di fondo delle tre liste? Oppure si tratta solo di “fazioni civiche”, come pure credo? In nome del preteso e anch’esso ideologico superamento delle ideologie politiche, non si può dire che Vigorelli è ascrivibile al berlusconismo più militante? Che Ferraiuolo è un vecchio democristiano? E Balzano? Sapevo fosse in partenza socialdemocratico. A me sembrano, in vario modo, tre liste populiste più o meno di centrodestra. Destinate a riprodurre le stesse dinamiche disastrose del recente passato amministrativo sull’isola. Con la grave responsabilità di quanti non sono riusciti a mettere su un’alternativa più o meno progressista, di vera discontinuità, di speranza di cambiamento del triste “andazzo ponzese”. La “concretezza dei problemi veri”, le “categorie sociali e commerciali”, sostituirebbero in questa visione le dinamiche politiche, le classi sociali e il ruolo della società civile? Senza una spinta ideale e programmatica al cambiamento, senza nuove pratiche partecipative, senza rottura con il passato degli ultimi vent’anni almeno, le pulsioni regressive accompagneranno il declino dell’isola, semmai aggravandolo e accelerandolo.

  2. Giuseppe Mazzella di Rurillo

    7 Aprile 2012 at 09:53

    Vorrei fare un commento all’analisi ragionata sui tre sindaci e sulla situazione politica a Ponza. I lettori di Ponzaracconta mi conoscono ormai. Sono ad Ischia, l’Isola Madre dei due Golfi. Dello sparuto gruppo di “amanti” – non oso dire” intellettuali” perchè mi dà fastidio – delle nostre isole, sono l’UNICO che vuole tentare di mettere insieme le problematiche comuni ed avviare un Distretto Turistico delle Isole Napoletane da Capri a Ponza. Quando sono venuto in agosto a Ponza e il mio carissimo cugino di Storia Giuseppe mi ha fatto da guida ho voluto vedere i “problemi” perchè su questi bisognava costruire le liste e bisogna chiedere la partecipazione. C’è un problema enorme a Ponza: è l’utilizzazione della ex-Miniera. Ho proposto a Giuseppe una società di trasformazione urbana – art. 120 del TU EE LL – la stessa che propongo ad Ischia per il recupero del complesso Pio Monte; la stessa che si dovrebbe tentare a Ventotene per l’ex-carcere di Santo Stefano; la stessa che si dovrebbe fare a Procida per l’ex-carcere. Con il recupero “produttivo” dell’ area dell’ex-Miniera c’è la realizzazione di un approdo turistico (ecco la “Trasformazione Urbana”) proprio sotto l’area della ex-Miniera.
    Accanto al “problema dei problemi” c’è un ruolo “POLITICO” (in maiuscolo perchè è gridato, come usa il popolo di FB) e riguarda una Pianificazione Territoriale “possibile” e non esclusivamente vincolistica; un sistema dei trasporti marittimi che VERAMENTE attui il principio della “continuità territoriale della Repubblica” e nello stesso tempo recuperi la MEMORIA ED IL LEGAME STORICO di Ponza con NAPOLI e le sue isole perchè Ponza non può “parlare e mangiare napoletano” e cantare le sue canzoni ed essere “ingabbiata” nel Lazio. Da qui il Distretto Turistico, che non è necessario “burocratizzare” con un altro carrozzone. Basta un “accordo di gentiluomi” come è il Commowealth brittanico che dal 1931 si regge senza uno statuto scritto. Mi fermo qui, e potrei continuare, ma è necessario che la società civile “si sporchi le mani” con la politica – nell’ attesa che la “p” diventi maiuscola – perchè dalla politica, arte difficile, dipende la soluzione dei problemi.
    Auguri a Ponza perchè io sono ANCHE ponzese.
    Giuseppe Mazzella di Rurillo

  3. Luisa Guarino

    12 Aprile 2012 at 11:02

    Il conto alla rovescia è cominciato: manca meno di un mese al nostro appuntamento con le urne. E poiché non è stata imboccata la strada più ragionevole e razionale di rimandare tutto al 2013 bisognerà fare ‘di necessità, virtù’ e andare a votare. Il voto è un diritto e un dovere e non sono assolutamente d’accordo con chi invita a disertare per protesta con l’illusione di dare un segnale forte. Ciò avrebbe senso se, a Ponza come in Italia, in occasione di amministrative e politiche, NESSUNO andasse a votare: cosa realisticamente impossibile. Cosa succede allora? Che anche chi non vota si esprime comunque a favore di qualcuno, cioè di chi viene eletto. E magari è proprio colui, vuoi sindaco che consigliere, che mai e poi mai il non votante avrebbe voluto veder entrare nell’Amministrazione comunale.
    Questo poi diventa tanto più importante nel caso di Ponza, dove tra gli iscritti nelle liste elettorali quanti vanno effettivamente a votare sono molti molti di meno, e anche una sola preferenza può spostare l’ago della bilancia in maniera significativa. Per questo è NECESSARIO che andiamo a votare più numerosi possibile.
    Buona fortuna a tutti! Soprattutto a Ponza e a noi ponzesi.
    Luisa Guarino

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