Aprile

Calendario storico mensile. Aprile

a cura di Silverio Lamonica

per gli eventi relativi al mese di Marzo, leggi qui


638, 1 – Muore a Ponza il Vescovo istriano Venanzio, futuro Santo. Venanzio era stato relegato a Ponza nel 603 dall’imperatore di Bisanzio, Foca, istigato da alcuni eretici. Il Vescovo era rimasto sull’isola, dove aveva continuato ad esercuitare il suo magistero fino alla morte, avvenuta il 1 Aprile del 638 (Tricoli, pag. 132 – ultima ristampa).

813, 5 – Papa Leone III scrive una lettera accorata al re Carlo Magno, in merito all’invasione dei mori nelle isole ponziane e alla profanazione dei monasteri. (Luigi M. Dies – Ponza, perla di Roma – Roma Atena 1950 pag. 56.)

1799, 9  – Nelson riceve l’ordine di sottomettere Ponza. Quattro giorni dopo, quel Comandante risponde che tutte le isole sono state sottomesse (fine l’egemonia della Repubblica Napoletana sulle isole ponziane)

101, 15 – Il Prefetto dell’Isola, Valeriano, per ordine dell’imperatore Traiano, fa martirizzare i Santi Eutiche, Vittorino e Merone, già relegati alla Figulina (Le Forna); (Tricoli Op. cit.)

1945 – Antonio Camporese, ex confinato politico a Ponza e marito di Carolina Guarino, viene ucciso dai tedeschi nel padovano il 28 aprile, il giorno della liberazione di Padova E’ stato insignito della medaglia d’argento al valor militare (alla memoria) con la seguente motivazione: “Distintosi in azioni di sabotaggio durante durante tutto il periodo dell’occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l’accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l’abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte”.
A lui, a Padova, sono intestati una lapide (sul luogo dove la Sua giovane vita venne stroncata insieme con quella di altri 3 cittadini, uno dei quali di soli 16 anni), una strada ed un circolo ricreativo.(Maria Conte da Padova, sua nipote)

1937, 22 – Le Isole Ponziane tornano a far parte della Provincia di Littoria (Silverio Corvisieri – ibidem )

1306, 25 – Giovanni Zeccadenari lascia in eredità una vigna al Monastero S. Spirito de Sennone in località Pian d’Alzano – Gaeta dove i Monaci cistercensi si erano trasferiti da Zannone poco tempo  prima (Le Isole Pontine attraverso i tempi – G. Guidotti  Roma; 1986)

1202, 27 – Papa Innocenzo III, con bolla, autorizzava la riapertura dell’Abbazia di Penitenza di Ponza, nominando Abate don Pietro Spinelli di Gaeta

1941, 30 – Un centinaio di donne di Le Forna marciano a piedi verso Ponza Porto per protestare contro la riduzione della razione giornaliera del pane (Silverio Corvisieri – ibidem )

 

A cura di Silverio Lamonica

 

[Calendario Storico Mensile. Aprile (4) – Continua]

1 Comment

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  1. Maria Conte

    10 Aprile 2012 at 18:36

    Commento ad una nota del Calendario storico mensile ( 4 ) – Aprile, del 6 aprile 2012.
    Caro amico, prof. Silverio Lamonica, seguo con vivo interesse i tuoi calendari storici mensili: sollecitano i miei interessi ed arricchiscono le mie cognizioni storiche. Pertanto, mi rallegro con te e spero che i tuoi studi ed i lavori continuino ancora a lungo su Ponzaracconta. Mi permetto, proprio in considerazione dell’interesse che mostri per i fatti che riguardano la nostra isola, di inviarti una precisazione. Nell’ultimo tuo articolo del 6 aprile, citi mio Zio Antonio Camporese e ti sono grata per averlo fatto. Egli mi ha fatto da Padre e tutto quanto Lo riguarda mi commuove e mi rende orgogliosa. Penso perciò che tu possa gradire questa mia correzione di una inesattezza ed una integrazione di notizie al propostito: ANTONIO CAMPORESE, ex confinato politico a Ponza e marito di Guarino Carolina, è stato ucciso dai Tedeschi (e non dai fascisti!) il 28 aprile 1945, giorno della Liberazione di Padova. E’ stato insignito della medaglia d’argento al valor militare (alla memoria) con la seguente motivazione: “Distintosi in azioni di sabotaggio durante durante tutto il periodo dell’occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l’accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l’abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte”.
    A lui, a Padova, sono intestati una lapide (sul luogo dove la Sua giovane vita venne stroncata insieme con quella di altri 3 cittadini, uno dei quali di soli 16 anni), una strada ed un circolo ricreativo.
    Con la speranza di averti fatto cosa gradita, ti saluto con cordiale amicizia.
    Maria Conte

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