Attualità

L’incontro di Lanuvio

di Enzo Di Fazio

Per la sintesi dell’incontro: leggi qui

Il Casale di Lanuvio, in occasione delle riunioni di “Ponzaracconta”, è un po’ come Ponza… per via dei ponzesi che ci trovi e per le difficoltà che, spesso, incontri nel raggiungerlo.

E’ come se, per arrivarci, viaggiassi per mare… con tutte le incognite che il mare ti riserva.

Ovviamente, ciò accade se non sei munito di navigatore o se, pure avendolo, questo fa i capricc… Come è accaduto a noi, sabato sera, quando il “tom-tom” di Gennaro ha messo tempo prima di tracciare la strada del ritorno…

…E pensare che ci eravamo proposti, con la nostra auto, di fare da guida agli altri..!

Ma, come per Ponza, anche per Lanuvio non c’è difficoltà che freni ed è sempre un piacere partecipare agli incontri che vi si tengono. Quel luogo ci è ormai familiare.

Sabato 24 è stato il 5° della serie: tanta gente, anche se, a me è parso, meno delle altre volte.

Gli incontri di Lanuvio ti danno ogni volta qualcosa.

Anche in questa occasione sono tornato a casa arricchito per qualche emozione provata e per qualche stimolo ritrovato.

Mi riferisco, in particolare, ad alcuni momenti della serata:

⁃  la bella presentazione di Gennaro Di Fazio sulla ricostruzione dei collegamenti del “postale” con le isole a partire dal periodo dei Borboni e fino agli anni ’80, storia che, nel finale, sfociando nella rievocazione di alcuni ricordi familiari, ha emozionato un po’ tutti;

⁃  la breve lezione sulle stelle, estemporanea ma accattivante, fatta da due amici astrofili che ci hanno guidato, con il naso rivolto verso il cielo, nel tentativo di acquisire qualche nozione in più  sul nostro firmamento.

⁃   L’iniziativa ha preso corpo dopo che ci si era intrattenuti sulla proposta, ambiziosa ma realizzabile, di Mario Balzano di organizzare a Ponza, già dalla prossima estate, una nottata-evento per ammirare e raccontare le stelle.

La serata ha confermato, inoltre, la vocazione del sito, strumento efficace per recuperare  storie,  cultura e  tradizioni della nostra isola “prima che il tempo ne cancelli le tracce”, nel pieno rispetto del motto costitutivo e della ‘dichiarazione d’intenti’ contenuta nel frontespizio.

In questa direzione ho trovato esplicito ed incoraggiante anche l’intervento di una giovane  – Assunta Feola, la figlia di Isidoro, NdR –  che ha esaltato l’interesse per le cose raccontate e sulle quali, come ha riferito, spesso si intrattiene a parlare con i coetanei… “perché è bello conoscere le proprie origini”.

Speriamo che sia un’apripista tra i giovani che ancora in tanti mancano all’appello…

Il momento conviviale ha riservato, come al solito, delle belle sorprese per le cose messe in tavola.

Peccato solo che sia mancato, visto che già si respira l’aria di Pasqua, “’u casatielle”.

Accoglienti, ospitali ed affettuosi come sempre, i padroni di casa, Sandro e Antonietta, cui non ci stancheremo mai di dire grazie per l’impegno e l’attenzione che profondono alla buona riuscita degli incontri.

 

Enzo Di Fazio

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