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Un altro ricordo di Mike Francis

[1]

di Irma Zecca

 

Per un precedente articolo su Mike Francis (Francesco Puccioni), “musicista pescatore”: leggi qui [2]

 

Questo ponzaracconta è una calamita! …Mi ci ritrovo alle sei e mezza del mattino e verso le venti, prima di chiudere l’ufficio.

Qualche giorno fa leggo un articolo su Francesco Puccioni e subito mi ritornano in mente delle belle note, dolci e carezzevoli, e insieme ad esse anche un video.

Un video girato a Ponza con dei bellissimi scorci, tra cui anche alcuni del nostro bianco Cimitero.

Faccio mente locale e ricordo che questo video l’aveva Alfredo (mio marito – NdA) perché aveva conosciuto personalmente il cantante a causa di un’antenna da riparare.

Bello quel video, sì!  …e ignara, ne parlo con mio cugino Sandro (uno dei Redattori di ponzaracconta – NdA)…

Non l’avessi mai fatto!

Domande, richieste e poi… mail, sms, segnali di fumo: “Qual’era il titolo della canzone? Trova il disco! Chi può averlo? Trovalo SUBITO, che lo pubblico… Muoviti!”.

Ormai sono nel turbine della tempesta… “Quello” non sente ragioni: M’aggia move!

Inizio un’infruttuosa ricerca nella libreria di casa, niente… Eppure… Non può essere andato perduto…

Interrogo Alfredo: – Ti ricordi quel dischetto del cantante che alloggiava alla villa della svedese… Dove si vedeva anche il Cimitero… Il titolo? …Mi pare che era… “Una rosa rossa”!?

Alfredo, tutto intento ai suoi schemi elettrici, alza appena lo sguardo al di sopra degli occhiali e mi fa: Quel cantante, la villa, il cimitero… Stai parlando di Francesco Puccioni in arte Mike Francis?

Annuisco un po’ seccata e lui continua: – Il titolo non è quello, e non abbiamo  un dischetto, ma una vecchia cassetta VHF. Si trova nel terzo scaffale in alto a destra della mia libreria.

Che rabbia! Perché si ricorda sempre tutto ed io no?

Troviamo questo vecchio supporto magnetico… Ma ch’ vuo’ vede’!? L’umidità ponzese e il tempo l’hanno ridotto a un paio di flash e a un insieme di rumori che neanche somigliano a delle note.

Ritorno alla carica: – Alfré’ …ma io “a quello” ormai gliel’ho detto!

Ho capito, ho capito, faccio una ricerca su Internet; se la trovo la mando io a Sandro, va bene?

L’abbraccio. È proprio un amore… Certamente io non avrei saputo farlo.

Trovato! lo riascoltiamo ed è un vero piacere sentire la sua musica e la sua voce…

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Dalla raccolta: Mike Francis – The very best of… (2009) guarda e ascolta la canzone Ahi amor su YouTube – in un video (anche) con immagini di Ponza:

YouTube player

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Immagino che Francesco sia ancora lì, nel cortile di quella villa anni settanta, quando i turisti costruivano per il piacere di vivere più intensamente l’isola e non per speculazione.

Ho sempre visto quella costruzione come una piccola torretta nel verde, a poche decine di metri dalla strada e una veduta mozzafiato a strapiombo sul mare… i muretti arrotondati senza spigoli… come anche i muri di casa…. Tutto rigorosamente bianco.  Sì, aveva saputo scegliere proprio bene il posto per le sue riflessioni e la sua musica… Purtroppo è finito troppo presto, ma che importa?  Oggi siamo ancora qui a parlare e scrivere di lui con la gioia nel cuore perché non è importante quanto vivi, ma come vivi, quale messaggio hai lasciato.

Ciao Francesco, se continui a vivere nei nostri cuori sei ancora un po’ con noi!

 

Irma Zecca