in concorso
Siamo giunti alla pubblicazione della sezione “Dolci” del Piccolo Ricettario: il trionfo della gola.
I dolci della nostra tradizione sono prevalentemente secchi o, comunque, “a lunga conservazione”.
Pochissime le torte con creme, panna, ricotta, che “costringono” a un consumo rapido: la pastiera di grano, il migliaccio di semolino, designati come “pizza” o, al più, “pizza dolce”.
Molte delle leccornìe presentate nel Piccolo Ricettario sono realizzate con ingredienti disponibili solo in alcuni momenti dell’anno: mosto, fichidindia, sangue di maiale… I dolci vengono preparati quando l’ingrediente di base abbonda, sono accuratamente conservati – o nascosti- e consumati con moderazione: dovranno bastare sino al raccolto successivo, e non soltanto per gratificare il palato.
Pasquale Scarpati ricorda [per l’articolo completo leggi qui [2]]: – “Mi piace anche ’a mustarda dalla forma vagamente quadrata, irregolare. Nonna ne possiede una bella scorta perché insieme ai fichi secchi, alle sciuscielle e altro fa parte dei componenti del decotto che si usa per lenire il mal di gola e la raucedine. È dolce e gommosa: gi-gomme fatte in casa. A me, però, piace soprattutto quando, ancora morbida e cremosa, è messa sul tetto a cupola, ad asciugare al sole, per cui quando vado con i miei da nonna, sparisce la scala che porta sul tetto”
La cotognata
di Emanuele Chichiricò
Ingredienti:
1 kg di mele cotogne
limoni
zucchero
zucchero di canna (facoltativo)
Preparazione:
Sbucciare le mele cotogne, tagliarle a pezzetti e metterle in acqua e limone. Scolarle e metterle a cuocere in poca acqua con una spremuta di limone. Una volta cotte passarle, pesarle e rimetterle in pentola aggiungendo lo stesso peso di zucchero.
Cuocere il tutto finché non raggiunge la stessa densità della marmellata. Prima di spegnere aggiungere una spremuta di limone. Lo stampo va bagnato con un po’ di limone e spolverizzato con lo zucchero di canna.
Versare la cotognata e lasciarla raffreddare bene.
Tagliare a quadratini e…Buon appetito!
Emanuele Chichiricò
Le mostarde
di Gioele Puddu
Ingredienti:
fichi d’india
succo d’uva
semola
semi di finocchio
Preparazione:
Si sbucciano i fichi d’india e si passano al setaccio, si aggiunge il succo d’uva e si fa bollire sul fuoco. Si versa nel liquido la semola e i semi di finocchio.
Quando il tutto è addensato si versa il composto sulle teglie e si lascia essiccare al sole; infine si taglia in tanti rettangoli.
Gioele Puddu
Il sanguinaccio
di Claudia D’Apice
Ingredienti:
sangue di maiale
buccia d’arancia
vino cotto
cacao amaro
zucchero
pinoli
cannella
cimmina
Come si prepara:
Unire tutti gli ingredienti e fare riposare per tutta la notte. Portare a ebollizione e farlo cuocere circa 1 ora fino a farlo diventare denso e chiudere nei barattoli.
Claudia D’Apice