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Il Carnevale di Luisa e Silverio

di Luisa Guarino

 

Vedo che si stanno pubblicando delle cose sul Carnevale a Ponza. Io ho trovato questo reperto storico, se può servire.

Questa volta la data c’è: 23 febbraio 1950. I soggetti siamo io e mio fratello Silverio, rispettivamente di circa due anni e mezzo e dieci mesi.

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Io sono agghindata da ‘pacchianella’ con gonne multistrato, fazzolettone in testa, collane al collo, petto super imbottito, perfino piccolo cestino di paglia.

Siamo seduti all’ombra di un’agave, in uno spazio semi-incolto dove poi sarebbe sorto l’attuale Hotel Feola. Ciò si nota chiaramente nella foto più lunga in cui sono da sola: c’è il muro che delimita, la porta d’ingresso, e al di là la parete destra della Chiesa. Come si potrà notare, mio fratello Silverio non è ‘mascherato’, poiché ritenuto forse troppo piccolo.

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Artefici della mia mise, ci scommetterei, devono essere state Luciana e Maria Migliaccio, che con noi trascorrevano moltissimo tempo, facendoci giocare e passeggiare. Del resto all’epoca, e non solo, il nostro microcosmo era proprio ‘dietro il Comandante’, dove abitavano loro nonché la famiglia Popolo, con tante figlie che cucivano. Per quanto ci riguarda, era l’esatto punto d’incontro tra casa nostra sulla Parata, e quella di nonna Fortunata e zia Concettina all’inizio di Via Roma, dove si trovava la storica osteria “Rifugio dei naviganti”.

 

Luisa Guarino