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Lettera aperta ai Redattori di ponzaracconta

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di Francesco Ambrosino

 

Egregi Redattori di ponzaracconta,

sono stato ieri alla commemorazione del centenario della deportazione libica nella nostra isola, promosso da voi e che ha visto l’intervento preciso  e puntuale di alcuni dei vostri componenti. Molto apprezzabile è stata la disamina storica del Prof. Usai, come anche la ricerca socio-sanitaria del Dott. Di Fazio. Impeccabile inoltre, la presentazione del Prof. De Luca e gli interventi di tutti i partecipanti compreso la testimonianza dell’ex Assessore Carlo Marcone. Ma l’apice si è raggiunto alla conclusione dei lavori con il commovente ricordo delle vittime, che tutti gli astanti hanno assorbito con emozione e partecipazione autentica.

Tutta la manifestazione quindi, è stata per quanto mi consta, ben congegnata e apprezzabilmente realizzata, tanto da aver suscitato sicuro interesse e favore da parte di tutti gli intervenuti.

È  però mia intenzione evidenziare pacatamente e affettuosamente, in questo momento di giustificata gloria, una considerazione sulla visione editoriale che ponzaracconta si è prefissa. Vorrei evitare di essere frainteso, poiché la mia non vuole essere una critica ma una serena riflessione sul metodo operativo. Riterrei opportuno – almeno questo percepisco dal pubblico sentire – che il sito affrontasse anche, con maggiore incisività argomenti o tematiche, per così dire, di più stretta attualità. Le tematiche maggiormente trattate sono indubbiamente apprezzabili e coinvolgenti, ma rischiano di rimanere appannaggio di pochi desiderosi di conoscenza storica. Si rischia di creare uno strumento bello, interessante, dotto ma non partecipato perché lontano da quelle che sono le esigenze e le problematiche che oggi arrovellano le notti dei ponzesi. È chiaro che la mia riflessione ha un senso pratico e realistico se il vostro fine (e io non ho dubbi su questo) è quello di creare partecipazione e scambio; se viceversa l’intento è di chiudersi in un circolo culturale ed intellettuale autoreferenziale, tutto cambia.

Chi vi scrive non ha alcuna idea minatoria o intenzione recondita, né tanto meno vuole indurvi ad intraprendere strade diverse, io ritengo, d’accordo con tutti coloro che lo hanno numerose volte evidenziato, un utilizzo asettico del sito, libero da condizionamenti e pressioni che  ne snaturerebbero la sua vocazione chiaramente e volutamente incardinata nella home del sito stesso, ma ciononostante, francamente, da un luogo d’incontro partecipato e ben fatto, come ponzaracconta, penso si possa pretendere qualcosa di più e soprattutto di diverso…

Sono stato io stesso, in un recente passato l’ideatore di un blog che ebbe anche una discreta partecipazione (niente ovviamente di comparabile con il vostro) ma che è miseramente fallito proprio perché non è più riuscito ad intercettare adeguatamente le tematiche vicine agli isolani ed anche perché – ma questa era una sua peculiarità – era nato durante una tornata elettorale, quindi al venir meno della forza propulsiva iniziale si è andato sempre più impoverendo di testimonianze e di interventi.

Vorrei che la mia richiesta venga considerata un monito, un semplice campanello d’allarme, atto a scongiurare proprio eventuali scenari come quelli descritti. Vi chiedo scusa se mi sono permesso di scrivervi, indicandovi qualcosa che oggettivamente non mi competeva, ma contribuisco con la lettura e qualche volta anche con degli interventi all’arricchimento del sito, pertanto mi sento, forse con troppo slancio membro della community e quindi interessato al buon esito della iniziativa.

 

Francesco Ambrosino