Attualità

Liberté, Égalité, Fraternité (Onestà, Legalità …oppure Fraternità?)


di Biagio Vitiello

Le tragiche cause che hanno determinato la caduta dell’ultima Amministrazione hanno indotto in molti un comprensibile e giustificato sdegno nonché un generale desiderio di affermare nella nostra isola la pratica della moralità e della legalità.

Non v’è traccia, però, alla luce dei fatti accaduti e della situazione di estremo degrado in cui è stata portata la nostra comunità, della contemporanea assunzione della consapevolezza di aver lasciato innalzare, con pervicace determinazione, da quindici anni a questa parte, coloro che ci hanno amministrato con colpevole arroganza ed ignominioso tornaconto e, di contro, non aver voluto tenere nella giusta ed opportuna considerazione le persone serie, oneste, coerenti, dotate di cultura, competenza, esperienza  ed imparzialità, relegandole nel girone degli insignificanti.

Abbiamo preferito il mercato delle vacche all’onestà ed alla serietà; al riguardo, diceva il poeta latino Giovenale che l’onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo (probitas laudatur et alget) ed anche che a Roma… tutto si compra (omnia Romae… cum pretio).

Dovremmo fare tutti ammenda, perché, alla fine, siamo noi che scegliamo la nostra classe politica.

Ed invero, assistiamo, anche da parte di personaggi che scrivono sul sito ponzaracconta, ad alzate di scudi, feroci condanne, prese di distanza, otturamenti di naso per lo schifo; tutte brave ed impeccabili persone… Ma di fare ammenda nemmeno l’ombra! (Dov’erano queste persone?…, in quale mondo vivevano?…, perchè hanno taciuto sino ad oggi?….)

Eppure, tantissimi sono stati elettori e sostenitori dell’Amministrazione Porzio e con essa hanno barattato ed ottenuto favori; anche qualcuno che la disapprovava non ha disdegnato di… sporcarsi le mani nella melma per sistemare o cercare di sistemare qualche “affaruccio” privato.

Oggi, costoro sono promotori di dibattiti, danno pure consigli su come impostare una nuova politica, si propongono al pubblico per andare ad amministrare.

Anzi, sono quelli che più di altri puntano il dito!

Ma la belva è morta e, si sa, che gli sparvieri non esitano ad infierire.

Con questo non dico che ci dobbiamo rassegnare perché, come diceva Leopardi: “…Dall’abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità”.

Ben venga, quindi, il dibattito perché esso è il sale della democrazia.

Ma attraverso il confronto, deve prodursi una catarsi, affinché tutti, liberi dalle scorie e con sani intendimenti, si possa dar luogo, con oggettività, a giuste scelte di programmi e di uomini seri ed onesti, veramente attenti ai problemi della comunità.

Facciamo che la politica nella nostra isola ritorni ad essere il mezzo per assicurare il bene comune e non resti arte per la conquista del potere finalizzato alle ambizioni ed agli interessi personali, cominciando col scegliere un candidato a sindaco senza “scheletri nell’armadio”, che abbia le “mani pulite”, che dia l’anima per la nostra collettività.

Biagio Vitiello

 

P.S.

E poi… Non discutiamo di Amministrazione isolana solo quando ci sono elezioni imminenti!

 

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