Dibattito

Elisoccorso notturno a Ponza

A cura della Redazione

 

Elisoccorso notturno a Ponza.

 

Dopo l’episodio dello scorso 20 giugno, quando le cronache hanno riportato con ampio risalto l’utilizzo di un elicottero HH-3F dell’82° Centro CSAR di Trapani per trasferire una signora ottantaseienne da Ponza a Latina, la storia si è ripetuta nuovamente nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 agosto u.s..

A giugno si giunse anche a quantificare il costo di una simile operazione in 50.000 euro (Il Messaggero del 21.06.11 pagina 36), che si spera sia un fatto eccezionale e che non divenga la norma!

L’episodio di agosto ha interessato un ragazzo ponzese di origine tunisina che  ha atteso sino alle ore 6,15 del mattino per essere trasferito all’Aeroporto di Pratica di Mare, dopo un incidente stradale occorso intorno alle ore 2,00 del mattino. Il “codice 3” che indicava un imminente pericolo di vita, chiarisce al di là di ogni spiegazione la gravità della situazione e la preziosità dei minuti in tali frangenti.

Ancora una volta l’elicottero HH-3F è decollato da Trapani Birgi alle ore 3,45 ed è giunto a Ponza alle 05,40 per ripartire alle 6,15 con un tempismo che solo gli uomini del 15° Stormo sanno garantire in ogni condizione meteo, di giorno come di notte, 365 giorni l’anno

Dallo scorso dicembre le operazioni notturne delle eliambulanze dell’Ares 118 regionali non sarebbero possibili a Ponza per la mancanza di una struttura a normativa ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), non essendo tale l’eliporto militare soprastante il Poliambulatorio ponzese.

Non si vuole sbagliare ma da sempre gli interventi notturni o in condizioni meteo avverse sono stati operati  dai mezzi militari, a prescindere dall’agibilità della piazzola d’atterraggio. In un altro articolo dello scorso giugno si legge “di notte seguiamo la stessa procedura di quando ci sono condizioni meteo avverse e quindi si attiva l’aeronautica”.

 

Si resta sconcertati nel  leggere su “Il Messaggero a pagina 35 del 21.06.11). Sull’isola, infatti, di notte l’eliambulanza dell’Ares 118 non può atterrare perché la piazzola in uso è dell’Aeronautica che è già tanto se concede l’uso durante il giorno”.

 Ma cosa sta succedendo?

Una forza armata è al servizio del Paese e della collettività a cui appartengono i siti ed i mezzi da essa impiegati, e siccome non stiamo parlando di concedere l’atterraggio all’attrice od al calciatore di turno ma ad un mezzo destinato a salvare vite umane, questo diniego va verificato a tutti i livelli, squarciando ombre che poco si addicono al passato di collaborazione che, non erano ancora state ipotizzate le eliambulanze, ha salvato tante vite umane. Se siamo dinanzi all’ennesima querelle burocratica circa chi deve e come vanno fatti i lavori di adeguamento, sarebbe opportuno che qualcuno si assumesse il “coordinamento delle operazioni”, superando tutti i rimpalli di responsabilità che da dicembre non hanno fatto compiere alcun passo in avanti alla vicenda.

Non si riesce a capire il perché in una realtà territoriale minuscola quale quella ponzese dovrebero esserci:

– un eliporto militare al servizio del VOR-TACAN che è quello attualmente in uso;

– un eliporto da realizzare per il servizio ARES 118 (espropri, progettazione, collaudi!);

– un eliporto per il traffico civile visto che sulla stampa specializzata si continua a pubblicizzare un collegamento con Roma, prezzi e tariffe suddivise per categoria d’aeromobile per l’atterraggio che, sicuramente, non potrà continuare ad avvenire in una arida e polverosa pietraia.

Egregi signori responsabili delle istituzioni, personaggi della politica che venite a Ponza solo in occasione delle vostre campagne elettorali  e chiunque abbia capacità e voglia di sbrogliare questa situazione, fatevi avanti!

Questa situazione non può attendere oltre e necessita di essere affrontata in maniera energica e definitiva: non possiamo aspettare che qualcosa non vada per il verso giusto e poi tocchi alla magistratura fare chiarezza. Se di notte vi sono difficoltà nel fare atterrare l’eliambulanza regionale (che si dice essere disponibile) sull’eliporto militare, si intervenga in maniera energica, nelle more della definitiva soluzione, affinchè i trasferimenti vengano assicurati da mezzi militari che, a quanto sembra, sono attrezzati (lo dimostrano ogni volta) per tali evenienze. Con due basi operative del 15° Stormo (Pratica di Mare e Grazzanise) nella nostra area, non è possibile attendere i miracoli degli uomini di Trapani nella corsa contro il tempo che non potrà mai scendere al disotto dei 120 minuti per raggiungere l’isola. Ovviamente si vadano anche ad accertare le responsabilità ed i ritardi per i quali il servizio regionale non può operare come ha fatto sino a dicembre 2010.

Ben venga l’interrogazione del Senatore De Angelis, riportata dalla stampa, ma non si perda più tempo!

Lo scarico di responsabilità tra Comune di Ponza, Regione Lazio e Ares 118 non deve servire a coprire l’ennesima storia di malasanità e di faide interne, dentro e/o tra le varie istituzioni.

 

Proposta

Si parla spesso di sinergie e di corsa al taglio delle spese pubbliche. Partendo dall’esistenza dell’attuale eliporto militare, considerata la sua ubicazione prossima al Poliambulatorio, si potrebbe, saltando costi di esproprio e progettazione, adeguare questo sito agli standard della normativa civile, farlo utilizzare dalla Aeronautica per le sue esigenze, recuperare i costi necessari coivolgendo la/le società interessate ad un utilizzo civile e garantendo alle eliambulanze l’operatività H24. Ci si  rendo conto che la questione della presenza della struttura VOR-TACAN non è cosa da poco; una disamina pacata magari intorno ad un tavolo istituzionale presieduto per es. dal Signor Prefetto potrebbe portare ad una soluzione che sinora non si è intravista, e/o non si è voluta intravedere.

Alternativa

Se esigenze militari sbarrassero la strada alla prima ipotesi, stando a dichiarazioni  dell’Amministrazione ponzese circa l’interessamento di un non meglio identificato “privato”, si convochi subito una conferenza di servizi, sempre che l’area individuata esista realmente, si accelleri l’iter per consentire l’utilizzo civile della struttura e si ponga la clausola che l’eliambulanza debba essere posta nella condizione di operare, ovviamente a costo zero, di giorno come di notte da questa struttura. Se poi il “privato” di cui sopra fosse l’Esperia Aviation Services, come si legge a pagina 23 de “Il Sole 24 ore Roma” del 22.06.11 essa “è già attiva per la realizzazione del primo eliporto a Ponza: un’opera (da 100mila euro) impegnativa soprattutto per i numerosi vincoli ambientali sull’isola”. Dal 19 giugno al 19 agosto nulla si è smosso e gli elicotteri, di notte, continuano ad arrivare da Trapani, quando non viene usata una Motovedetta della Guardia Costiera con buona pace del traumatizzato di turno!

 

Con questa denuncia noi di “ponzaracconta” abbiamo fatto la nostra parte, chi ha più titoli per risolvere questa questione si faccia avanti.

 

La redazione di “Ponza racconta”

 

 

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