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Presentazione del libro: “L’ultima folata calda”

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Segnalazione giunta in Redazione

 

Il 5 agosto avrà luogo a Ponza, sul Lanternino (alle ore 19), la presentazione del libro di Edmondo Mingione “L’ultima folata calda” – Edizioni Interculturali Uno; 2011

 

La trama del romanzo, come proposta dall’Autore

Carlo e Piero sono due amici. Li unisce, oltre ad una totale comunanza di idee, la grande passione per la pesca subacquea. Si sono  conosciuti a Ponza, dove Piero ha un ristorante, una decina di anni prima. Carlo, che ha cinquant’anni, vive a Roma e fa l’avvocato, passa da sempre tutte le sue estati nella bellissima isola dell’arcipelago Pontino. Siamo a settembre del 2006 e Carlo  si trova a cena nel ristorante di Piero. Il giorno dopo dovrà tornare a Roma, così quella è la sua ultima sera sull’isola. I due parlano a lungo ricordando la stagione appena passata quando Carlo, come a voler ricacciare indietro il tempo, chiede a Piero se vuole provare ad inseguire l’estate insieme a lui. La sua idea è un viaggio a Lampedusa, i Caraibi d’Italia, a novembre.

Piero è indeciso, pur essendo più giovane di Carlo di una quindicina di anni, è sicuramente il più riflessivo fra i due. Non passerà molto però che chiamerà Carlo comunicandogli che ha deciso di seguirlo nella sua avventura. Così, un paio di mesi più tardi partiranno per Lampedusa.

L’approccio con l’isola è molto forte. Appena atterrati si rendono  conto di non trovarsi in un posto qualunque. Lampedusa infatti, pur essendo virtualmente territorio italiano, in realtà è un pezzo di deserto africano, con tutte le contraddizioni che questo comporta. La loro permanenza comunque si sviluppa senza problemi tra fantastiche giornate di pesca e passeggiate all’interno del paese.

Tutto sembrerebbe proseguire nei canoni di una vacanza normale fino a quando, durante una battuta di pesca, Carlo non trova il corpo di una giovane donna di colore sul fondo.

Recuperato il cadavere lo portano in capitaneria. Qui però si scontrano con la totale indifferenza da parte delle forze dell’ordine. Il comandante della Capitaneria dice loro di non preoccuparsi perché si tratta senz’altro di un’immigrata clandestina caduta da un barcone. Niente di grave, cose che a Lampedusa possono succedere! Carlo però nota una strana incongruenza, la donna infatti sembra morta da poche ore mentre l’ultimo sbarco è avvenuto una settimana prima.

Da questo momento la vacanza dei due muterà completamente prospettiva, essi infatti, molto colpiti dall’accaduto, non riescono ad accettare che un essere umano possa finire la propria vita senza che nessuno si preoccupi di come sono andati realmente i fatti, decidono dunque di cominciare una loro personale ricerca della verità.

Nelle settimane che seguiranno, verranno a scoprire che la ragazza  il cui nome è Jazmin è in effetti un’immigrata clandestina, ma il suo sbarco a Lampedusa è avvenuto ben due anni prima. Dietro la morte della giovane donna si cela quindi una vicenda completamente diversa da quella ipotizzata dalla Capitaneria di Porto.

Ulteriori indagini fatte da Carlo e Piero, porteranno alla scoperta dell’esistenza di un’organizzazione di trafficanti di esseri umani che opera proprio all’interno dell’isola e ai quali è collegata la morte di Jazmin.

Contemporaneamente il romanzo, attraverso diversi capitoli, sviluppa un flash back nel quale descrive il lungo viaggio che la ragazza africana compie, assieme al fratello, dal Ghana fino a Lampedusa.

Le indagini condotte dai due amici si intrecceranno con le vicende di numerosi personaggi che vivono a Lampedusa, personaggi che non sono del tutto estranei alle vicende che riguardano la ragazza  ritrovata. A complicare ulteriormente le cose si inserisce anche la relazione di Carlo con  Serena, una giovane psicologa siciliana che lavora al Centro di Accoglienza Temporanea. Dopo un po’ infatti  Carlo scoprirà che anche lei è coinvolta in questa storia.

Alla fine la verità verrà a galla e Carlo e Piero, dopo quasi due mesi  passati a Lampedusa, decidono di tornare a casa. Tutto sembra essersi risolto, ma dei dubbi attanagliano ancora Carlo.

Il rientro a Roma non farà che acuire le sue incertezze. Chi era veramente Jazmin e perché tanta gente sembrerebbe coinvolta nella vicenda della sua morte? Siamo a marzo ormai e Carlo capisce che l’unico modo che ha per cercare di arrivare in fondo a questa storia è quello di confrontarsi ancora con l’amico Piero. Parte quindi per Ponza. Le giornate sull’isola che ama tanto lo porteranno  a rivisitare luoghi che con l’inverno gli sembrano completamente diversi, addirittura sconosciuti. Saranno proprio le atmosfere di Ponza e le lunghe riflessioni fatte insieme a Piero, fra una passeggiata a Monte Guardia e una visita al vecchio faro, a chiarirgli  ogni cosa. Ormai però è troppo tardi e la verità così faticosamente raggiunta, non serve più a nessuno. Si tratta “Solo di un esercizio mentale”, come ammonisce Carlo all’inizio del suo ragionamento finale. Dopo quest’ultima riflessione Carlo torna a Roma.

Ancora una volta tutto sembra ormai chiaro, ma ancora una volta il destino si prepara a rimescolare le sue carte.

Passano così alcuni mesi e l’estate è ormai alle porte. Carlo, come ogni anno, ricomincia a trascorrere i suoi weekend a Ponza. Fra una battuta di pesca e una cena al ristorante di Piero tutto sembra svolgersi come sempre fin tanto che una sera di fine giugno non accade un fatto che riapre parzialmente quanto accaduto a Lampedusa…

 

Informazioni sull’Autore

Edmondo Mingione nasce a Roma nel 1952. Campione e primatista italiano assoluto di nuoto, nel 1972 partecipa alle olimpiadi di Monaco di Baviera. Laureatosi in scienze politiche ha conseguito un Master in diritto  internazionale. Dopo aver svolto attività imprenditoriali in vari settori si dedica alla scrittura di testi per il cinema e la televisione. Si occupa di eventi culturali, e ha collaborato con Artisti Riuniti, con la Festa del Cinema di Roma,  con AltaRoma. Da alcuni anni è docente al master in organizzazione e progettazione eventi dell’Istituto Europeo di Design. E’ direttore artistico del premio cinematografico “Il Sesterzio d’Argento” giunto alla sua decima edizione.

Nel 2009 ha pubblicato il romanzo Falsa Partenza edito da Edizioni Interculturali, “L’ultima Folata Calda” è  il suo secondo romanzo.