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La colonia marina a Ponza

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di Maria Cristina Coppa 

 

“Oggi è la vigilia… domani è la partenza… addio Ponza bella… non ci vedremo più!”. Così recitava la canzone cantata dalle orfanelle della colonia marina nel loro ultimo giorno di vacanza a Ponza e nel loro canto si coglieva un velo di malinconia perchè terminava la meravigliosa vacanza nella nostra isola. Erano ragazze orfane provenienti  da istituti religiosi del continente, ma c’erano anche quelle che vivevano nell’istituto di suore di Ponza. Ogni mattina alle 9 si recavano alla spiaggia di Giancos per fare il bagno; camminavano in fila ed erano accompagnate dalle suore. Percorrevano il corso Pisacane, dirette alla spiaggia, cantando canzoni allegre. Facevano ritorno dal mare per l’ora di pranzo, tutte accaldate e con le guance arrossate dal sole, ma soddisfatte dei bei momenti trascorsi. Nel pomeriggio uscivano per la passeggiata e verso le 19, sempre cantando, facevano ritorno per la cena.

Era un  appuntamento fisso che si ripeteva ogni anno all’inizio dell’estate di tanti anni fa. Le strade allora non erano affollate di turisti come oggi, non c’erano tanti negozi e attività commerciali, il mare non era invaso da barche, motoscafi, gommoni, le giornate trascorrevano tranquille e monotone. Ma ecco che il silenzio veniva rotto dal rumore degli zoccoli e da un vociare di canti, si capiva subito che stava passando la colonia, si scendeva in strada per un saluto o per  semplice curiosità.

 

Maria Cristina Coppa