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E’ morto Roberto

di Vincenzo Ambrosino

 

La notizia ha fatto il giro di Ponza passando di bocca in bocca, lasciando una tristezza e un vuoto enormi malgrado i turisti e il lavoro da fare.

E’ morto Roberto? Come è morto? Perché è morto? Stava male? Certo con questo caldo in quella roulotte di merda! Poverino ha sempre sofferto! Però credo che qualche volta anche lui sia stato felice: ti ricordi quando ci intratteneva per ore e ore con le sue imitazioni?

Io con Roberto ho frequentato tutte le elementari e le scuole medie voglio parlare con gli amici di classe per fare qualcosa per la sua memoria. Ma chi gli dava le medicine? Io quando passavo davanti quella roulotte non riuscivo neanche a guardare, in quest’ultimo periodo c’erano solo dei materassi e tanta sporcizia. C’è chi l’ha visto proprio ieri notte che girava fuori la roulotte. Avrà sofferto? Avrà avuto un collasso con questo caldo senza magari acqua, con i psicofarmaci. Povero Roberto!

L’hanno visto arrivare a Ponza, qualcuno ci ha parlato, era contento perché amava quest’isola malgrado tutto.

Amava i suoi concittadini, li conosceva per nome e cognome, conosceva vecchi giovani e bambini, anche se non li frequentava. Se qualcuno gli chiedeva: Roberto a chi sono figlio? Lui era capace di incasellarti tutto l’albero genealogico della tua famiglia. Roberto aveva una capacità di osservazione unica e questa sua capacità la evidenziava nelle sue proverbiali imitazioni. Da lontano, oppure passandoti accanto ti osservava nei minimi particolari e ti fotografava memorizzando le caratteristiche umoristiche della tua persona.

Rimarranno con noi il suo modo di parlare, le sue mille sigarette che accendeva e spegneva, la sua incredibile dolcezza e la sua enorme voglia di vivere in questa isola malgrado tutto.

Quanti interrogativi si pongono alla mente dei più sensibili in questo momento, ma ora le parole servono a ben poco: quando una persona ha fame ha bisogno di un pezzo di pane, se ha sete ha bisogno di un bicchiere d’acqua, se ha freddo ha bisogno di una coperta… in questo caso non ha funzionato né la carità cristiana né l’assistenza statale, per questo ci sentiamo moralmente colpevoli.

 

Roberto ci ha lasciato molto, Roberto ci ha insegnato molto, Roberto forse ci perdonerà.

 

Vincenzo Ambrosino