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Ricordi… amo insieme

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di Franco De Luca

Rispondo a Vincenzo Ambrosino con imbarazzo. Perché penso che il sito Ponzaracconta, nato con una precisa finalità documentaristica (e questo indirizzo è stato accolto con entusiasmo da tutti), non sia pronto per il dibattito.

Vincenzo, dopo due mesi di vita, lo vorrebbe già come luogo di discussione. Dice il vero quando lamenta la sproporzione data alla memoria, ma a mio vedere, è presto perché questo sito diventi  “strumento di opinione pubblica” . Mi arrischio a dire che forse neanche i redattori-fondatori sanno, oggi, qual è la via che dovrà seguire il sito.

La “timidezza” che ha notato Vincenzo è vera, ma per me “strategicamente” è la linea migliore, oggi. Ecco perché non dialogo volentieri con Vincenzo, perché credo che il pubblico di Ponzaracconta non sia pronto per questioni del genere.

Presentiamo le nostre riflessioni, i nostri giudizi, le proposte. Col crescere di peso (lettori e opinioni) Ponzaracconta affronterà anche l’attualità. Che è materia di sicura divisione.

Rinviamo a più in là le analisi sull’attualità. Essa, sebbene unanimemente generi giudizi negativi, dovrà essere affrontata con strumenti rodati sulla continuità, sulla reiterazione, sulla esplicazione  chiara delle matrici (economica, culturale, politica, religiosa ).

La mia esperienza mi suggerisce di non bruciare i tempi. Anche perché fra coloro che partecipano a questo sito manca finora una componente fondamentale: i giovani e le loro idee  di vita a Ponza.

Sulla tesi specifica che sottolinea Vincenzo e che riguarda la Scuola osservo che essa deve operare contestualmente alle altre forze sociali presenti sull’isola. Ritenerla capace  da sola di un cambiamento  “radicale”  della società è utopistico. Ma il ragionamento va inserito in un contesto di analisi che qui non affronto.

Da soli non si va da nessuna parte.

 

Franco De Luca