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La festa di S. Giuseppe

proposta da Gino Usai

 

Preghiera a S. Giuseppe

.

S. Giuseppe glorioso,

sposo di Maria.

S. Giuseppe aiutaci tu

ca je sola nun pozzo chiù.

Bello vedo e bello saje,

da’ rimedio ai nostri guai,

per la mia necessità

e per la tua verginità,

facci grazia per carità.

.

[1]

Questa preghiera è stata raccolta nel 1985 dalla viva voce dell’anziana signora Tagliamonte Silveria. La riporto tal quale, con tutte le incongruenze linguistiche. Del resto le preghiere, tratte dal latino o dall’italiano, venivano rimodellate dalla tradizione orale; si consideri la difficoltà del popolo nell’approccio testuale, l’analfabetismo un tempo era molto diffuso. Il passaggio di bocca in bocca, di padre in figlio restituivano spesso un testo snaturato se non stravolto nel suo significato logico e sintattico. Ma questo non aveva alcuna importanza. Il canto e la preghiera, al di là del significato letterale, assumevano nel popolo un valore intrinseco, misterioso, magico, certamente sufficiente per esprimere la spiritualità e la semplice religiosità della povera gente.

Tanto Dio per intendere le suppliche dei derelitti, non aveva bisogno della sintassi e dell’ortografia, né d’interpreti.

Gino Usai.