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Maria Conte scrive da Padova

Scritto da Maria Conte e letto da Dante Taddia in occasione della serata di Latina del 6 Febbraio 2011: “Ponza Non E’ Solo Estate”

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Scrive Maria:

3 febbraio: San Bias’, u’ sole pe’ccase… dicevano i nostri nonni. Ed io auguro che un bel sole risplenda su voi e sulle vostre case, oggi e sempre.

Cari Amici, non importa se parecchi tra voi non mi conoscono. Sono lontana dall’isola da una vita, ma sono, come voi, una ponzese doc che ne mantiene, fisso nel cuore e nella mente, il ricordo vivo e costante.

Sono felice che vi sia data un’occasione per stare insieme domenica a godere, in modo insolito e vivo, un’amicizia …tutta ponzese. E sono altrettanto contenta che mio cugino Dante, organizzatore della manifestazione, abbia offerto a me, ed anche ad altri, lontani da Ponza, la possibilità di stare uniti con voi, anche se con tanta nostalgia e solo con il pensiero.

Cantate, suonate, recitate versi per celebrare la nostra terra, ma non dimenticate le cose serie… di cui Ponza ha bisogno che si parli.

Non vi annoio, ricordando alcuni problemi annosi e apparentemente insolubili; ne accenno solo due, che a me sembrano importanti e per i quali, insieme, dovremmo cercare di far qualcosa di buono.

 

I giovani. Teniamoceli da conto. Per loro non si fa nulla, se non criticarli. Non dispongono di alcun aiuto: non una biblioteca, una videoteca, un cinema, un teatro amatoriale, un punto Internet, una palestra, un luogo in cui riunirsi. A stento, un campo sportivo a Le Forna. Eppure, abbiamo un ricchezza della quale non ci accorgiamo: sono tanti i nostri ragazzi, che potrebbero far del bene a se stessi e all’isola, se riuscissimo a far capire loro che ci sono persone che vogliono aiutarli, e a impegnarli in varie attività. Mi fa piacere al proposito ricordare che, negli ultimi mesi del 2010, un bel numero di ragazze ponzesi si sono laureate brillantemente. Alcuni nomi: Flavia Romano (110 e lode, all’università di Padova), Antonella Mazzella (110 e lode, all’università di Siena), Teodora Coppa, Ambra Scotti, e altre delle quali non ho notizie più approfondite.

E ricordo i giovani, non studenti, che operano come volontari della Protezione Civile, che danno il meglio di sé, al bisogno, senza disporre neppure degli strumenti necessari al loro lavoro.

E quelli, studenti e non, che addobbano le nostre chiese nelle varie feste religiose – la chiesetta della Civita o quella delle Forna, per esempio – o rappresentano scene del presepe nelle vie dell’isola, intervenendo spesso con il loro portafoglio.

Nessuno li aiuta! I vari vip, almeno così mi pare, con case, ville e interessi a Ponza, non hanno mai pensato di devolvere un euro, un consiglio, un po’ del loro tempo prezioso… per i ragazzi di Ponza. Facciamo noi qualcosa!

Tradizioni  e  conservazione  dei beni  artistici. Cerchiamo di mantenere e tramandare le tradizioni della nostra isola: sono una ricchezza incommensurabile, che dobbiamo affidare ai nostri concittadini. D’estate, perché non fare una serata dedicata proprio a questo argomento? Un popolo che non è legato al suo passato, non è un popolo… E divulgare la conoscenza dei nostri beni archeologici, che parecchi ponzesi hanno occultato sinora e, magari, sfregiato per farne un ripostiglio o un garage. Sono in grado di citarvene parecchi… E impegniamoci a salvarne qualcuno, finché possiamo, con il nostro contributo. Quest’estate ho saputo che, in una riunione conviviale di ponzesi, è stata lanciata la proposta di una raccolta di fondi per restaurare la facciata della chiesetta del Cimitero. Molto abbondante il buffet ed apprezzato, un po’ esigua la raccolta di fondi… Se ne è saputo più niente? Ne è stata divulgata la notizia? Mi fa piacere ricordare, al proposito, che Peppe Scotti, con frequenza pressoché annuale, fa imbiancare a sue spese l’interno della chiesa; che Irma Zecca di S. Maria, la scorsa estate, ha promosso una colletta e ha fatto rifare la porta d’ingresso, ormai cadente; che, per volontà di mia sorella, Giovanna Conte, maestra di Ponza, deceduta nel 2006, ho provveduto alle spese del restauro del quadro di S. Lucia (del ‘700 napoletano) e relativa bacheca [V. su questo sito: http://www.ponzaracconta.it/2011/01/30/restauro-del-dipinto-di-s-lucia/ [2]]. Vogliamo provare a far restaurare la facciata di questo piccolo gioiello, magari  coinvolgendo i giovani? Essa è stata consacrata il 24 luglio 1794. Potremmo festeggiarne nel 2014 il 220° anniversario.

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Spero di non avervi annoiato e di non aver dato l’impressione di volermi mettere in mostra. Attendo, sempre attraverso i miei cari cugini di Latina e altri amici ponzesi, di conoscere l’esito di questo vostro incontro, che senz’altro sarà positivo.

Un cordialissimo saluto, un grazie dalla vostra Maria Conte. Sempre aperta a ogni iniziativa che riguardi la nostra isola.